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GREEN DEAL ASSALZOO

Verso una produzione di mangimi a emissioni zero

Verso una produzione di mangimi a emissioni zero
L'industria mangimistica europea adotta la Carta della Sostenibilità dei Mangimi. Per l'Italia la sottoscriverà Assalzoo.


La FEFAC( Federazione europea dei produttori di mangimi) adotta la Carta della Sostenibilità dei mangimi. L'impegno sarà sottoscritto il 4 giugno 2020 ad Anversa, nel corso del suo 29°congresso. L'obiettivo è di aiutare gli allevatori a fronteggiare le sfide poste dal cambiamento climatico, dando loro strumenti di efficientamento delle risorse. A sottoscriverla "con convinzione" ci sarà anche Assalzoo (Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici), spiega il Presidente Marcello Veronesi.“La sostenibilità – sottolinea  – è una sfida che riguarda il passato, il presente e il futuro dell’industria mangimistica. L’impegno di FEFAC e, con lei, di Assalzoo conferma come il nostro settore sia sempre più proiettato verso il progresso industriale economico e ambientale”.

Green Deal e nuove scelte- L'iniziativa rientra negli obiettivi del Green Deal, il piano d’azione per l’ambiente e il clima della Commissione Europea. "L'industria mangimistica è il comparto con il maggior tasso di utilizzo di prodotti che derivano da altre produzioni alimentari – continua Veronesi – a testimonianza del ruolo centrale che il nostro settore riveste nell’ottica della economica circolare e della sostenibilità delle produzioni. Il Green Deal europeo impone ora nuove scelte da compiere e innovazioni da introdurre, ma occorre che gli obiettivi siano coerenti con le risorse e con gli strumenti necessari a realizzarli, abolendo vecchia e nuova burocrazia. Occorre altresì favorire la transizione, accompagnando chi è rimasto indietro e consentendo a tutti di dare così il proprio contributo".

Performance ambientale- Gli animali da allevamento -inclusi i pesci -consumano l’86% degli alimenti non destinati al consumo umano. Gli allevamenti rappresentano il 10% di tutte le emissioni di gas serra in Europa. Il contributo dell’industria mangimistica "è fondamentale in un’economia che sia davvero circolare" sottolinea il presidente di FEFAC Nick Major. Con i progressi della scienza applicata alla nutrizione animale,  l’industria conta di migliorare la propria performance ambientale, " con la chiusura del ciclo dei nutrienti, la riduzione delle emissioni di gas serra, il miglioramento della biodiversità permettendo così ad allevatori e acquacoltori – ricorda Major – di essere parte della soluzione nella lotta al cambiamento climatico".