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1st ANIMAL HEALTH FORUM

Il paziente pet, un essere senziente che ha bisogno di antibiotici

Il paziente pet, un essere senziente che ha bisogno di antibiotici
Il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi è intervenuto stamattina al convegno di AboutPharma sull'antibiotico-resistenza.

Il paziente pet è un essere senziente: è concepibile vietargli gli antibiotici? Il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi ha sollevato l'interrogativo al convegno organizzato a Milano da AboutPharma dedicato al tema "Tutela ambientale e antibiotico-resistenza: le novità dei regolamenti UE".

Il convegno analizza, insieme agli stakholder, i nuovi regolamenti UE sui farmaci veterinari e i mangimi medicati, coni quali il Legislatore Europeo ha innovato l'approccio agli antibiotici per promuoverne un uso responsabile e rafforzare il contrasto all’antimicrobico -resistenza. Il quadro regolamentare non è ancora completo, infatti la Commissione Europea sta studiando gli atti delegati che potrebbero dare un giro di vite alle terapie antimicrobiche in veterinaria per tutelare l'efficacia dei CIA (Critically IMportant Antimicrobials) nell'uomo.

Nel suo intervento, il Presidente dell'ANMVI ha messo l'accento sulla peculiarità del paziente pet, che non è destinato alla produzione di alimenti ed è un "essere senziente" per il Legislatore europeo e nazionale. "Questo vuol dire che l'uso prudente delle terapie antibiotiche non potrà tradursi in divieto assoluto- ha detto Melosi- anche il nostro paziente ha diritto di essere curato e, in alcuni casi, l'antibiotico è un salvavita".

Melosi ha quindi messo l'accento sull'importanza di disporre di test rapidi che accelerino i responsi dei test di sensibilità per somministrare l'antibiotico mirato in tempi ragionevolemente utili a non compromettere il quadro clinico del paziente pet. ANMVI e SCIVAC hanno messo a punto delle Linee guida sull'uso prudente degli antibiotici nel cane e nel gatto, focalizzate sulla prevenzione delle infezioni e su un impiego consapevole degli antibiotici, "perchè il rischio dei batteri resistenti - ha detto Melosi- riguarda anche gli animali da compagnia".

Oltre ai test rapidi, la Veterinaria incoraggia maggiori studi sull'antimicrobico-resistenza nei pet e più stimoli alla ricerca farmaceutica per affrontare il problema "con un approccio specificamente indirizzato agli animali non destinati alla produzione alimentare e al loro quadro giuridico"- afferma Melosi.