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NUOVI DATI DALLA BDN

PSA in Serbia, Minsal: cresce il rischio di introduzione in Italia

PSA in Serbia, Minsal: cresce il rischio di introduzione in Italia
E' aumentato il rischio di introduzione in Italia della Peste suina africana (PSA). Lo dice il Ministero raccomandando di analizzare e correggere i dati in BDN.


La diffusione della Peste Suina Africana "non si arresta". Il quadro epidemiologico ha ormai coinvolto anche la Serbia e pertanto "è più che mai essenziale disporre in BDN (Banca dati zootecnica nazionale) di informazioni complete e continuamente aggiornate sul patrimonio zootecnico dei suini".

La raccomandazione è della Direzione Generale della Sanità Animale che ieri ha invitato gli Assessorati e i Servizi Veterinari regionali "allo studio dettagliato" dei dati presenti in BDN, per garantire "una maggiore efficienza ed efficacia del sistema di identificazione e registrazione dei suini".  Allo scopo, la BDN rende disponibili apposite funzionalità di consultazione statististica e di valutazione delle implementazioni a sistema.

Verifiche e sanzioni- Per la Dgsaf  sono necessarie verifiche "in maniera mirata e tempestiva" e, in caso di non conformità alla normativa, "sanzioni amministrative, per gli allevatori e i responsabili degli stabilimenti di macellazione inadempienti".

I dati oggetto di verifica- Le verifiche chieste dalla Direzione ministeriale dovranno assicurare, in primo luogo che  tutte le aziende, anche quelle che allevano un solo suino, siano registrate in BDN. Inoltre, dovrà essere verificata la correttezza di alcune informazioni quali le coordinate geografiche e la registrazione in BDN dell’orientamento produttivo e della modalità di allevamento.  Riguardo ai dati sui quali il Ministero chiede verifiche e correzioni, sono state riscontrate criticità:  allevamenti senza indicazione dell’orientamento produttivo o della modalità di allevamento e la presenza, non prevista, di allevamenti "bradi".

I numeri al 30 giugno- La Banca dati zootecnica evidenzia, soprattutto in Veneto, Lazio e Sicilia, la presenza di allevamenti suini aperti senza capi in stalla da almeno 12 mesi. In Sardegna, il numero di allevamenti chiusi con capi in stalla (386) assume" aspetti preoccupanti"- annota il Ministero.
La media nazionale di allevamenti suini per cui non è presente il censimento aggiornato è del 28,7% del totale e, infine, la percentuale nazionale delle movimentazioni di suini verso il macello prive della relativa notifica di macellazione è pari al 43% sul totale di tali movimenti. Gli aggiornamenti statistici si riferiscono alla data del 30 giugno scorso.

pdfNOTA_DGSAF_PSA_E_BANCA_DATI_ZOOTECNICA.pdf247.32 KB