• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31390
PALAZZO CHIGI

Assestamento della finanza pubblica, detrazioni fiscali a rischio

Assestamento della finanza pubblica, detrazioni fiscali a rischio
La manovra di assestamento "anti procedura europea" non raggiunge i 23 miliardi necessari ad evitare l'aumento automatico dell'IVA.

Revisione della spesa e riduzione delle spese fiscali. La prima - stando ai tre provvedimenti approvati da Palazzo Chigi il 2 luglio- non raggiunge la soglia dei 23 miliardi necessari a disinnescare l'aumento automatico dell'IVA; le seconde, invece, si annunciano pesanti, sia in termini di deduzioni fiscali (reddito imponibile) che di detrazioni fiscali (riduzioni d'imposta). In entrambi i casi- gli interventi su detrazioni e deduzioni si traducono in una maggiore pressione dell’imposizione fiscale.

Al momento, sia il rendiconto finanziario del 2018  che e l'assestamento di bilancio addizionano numerose voci di segno positivo, ma complessivamente insufficienti. Non sono tuttavia le uniche misure approvate dal Consiglio dei Ministri del 2 luglio. Una terza, punta al miglioramento dei saldi di finanza attraverso risparmi della spesa pubblica già in via di concreta applicazione:  il "decreto risparmi" ha infatti inziato l'iter di conversione in legge in Parlamento.

Con questo provvedimento, Palazzo Chigi ha già previsto un accantonamento di 1,5 miliardi di euro, mediante una riduzione delle dotazioni finanziarie dei Ministeri, agendo sulle risorse che non sono ancora state finalizzate. Pertanto, le decurtazioni riguardano principalmente il Ministero delle Finanze, con il blocco dei Fondi da ripartire, mentre le risorse attese dai singoli Ministeri attengono per lo più a contenimenti delle spese generali e dei servizi istituzionali.
Il contenimento assegnato al Ministero della Salute è di 6.500 euro.
Successivamente si procederà al monitoraggio dei risparmi derivanti dal "minor utilizzo" delle risorse destinate ai pensionamenti anticipati (Quota 100) e al reddito di cittadinanza.

Gli sgravi fiscali concessi ogni anno ai contribuenti italiani valgono circa 140 miliardi, di cui 60 miliardi per tax expenditures corrispondenti ad oltre 500 agevolazioni, incluse le detrazioni per le spese veterinarie. Inevitabile la riproposizione di scenari già visti: la caccia alle agevolazioni da sacrificare.