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DOPO IL CASO DI CEUTA

Rabbia importata dal Marocco, chiesta la vaccinazione nazionale

Rabbia importata dal Marocco, chiesta la vaccinazione nazionale
Il Collegio dei Veterinari di Madrid chiede la vaccinazione obbligatoria contro la rabbia a livello nazionale. Rischi dal Marocco, dove la rabbia è endemica.

Il Presidente Felipe Vilas Herranz dichiara che, dopo il caso di Ceuta, è necessario aumentare il livello di consapevolezza su questa malattia, rendendo obbligatoria la vaccinazione antirabbica in tutta la Spagna. Sulla stessa linea Francisco Fernández, presidente del Collegio dei Veterinari di Ceuta.

Attualmente, l'obbligo di profilassi antirabbica vige solo in alcuni territori, come appunto nella Città Autonoma di Ceuta -dove è stato confermato ieri un caso- e nelle Asturie dove si devono vaccinare i cani considerati "potenzialmente pericolosi".

Anche se quello di Ceuta è un caso "importato" dal Marocco e il cane colpito non ha mai circolato libero, il Presidente Herranz teme che dal Marocco possano arrivare cani e gatti senza alcun controllo, "nonostante lo sforzo e la dedizione delle autorità di confine".
"Il messaggio da dare sul caso di Ceuta deve essere un messaggio di calma",  ma l'opinione pubblica - aggiunge- "deve essere consapevole di quanto sia importante un caso di rabbia, stiamo parlando di salute pubblica ".

La richiesta del  Collegio dei veterinari di Madrid è in linea con quella del Consiglio generale dei veterinari di Spagna, che vedrebbe di buon grado l'estensione dell'obbligo vaccinale a tutto il territorio nazionale. La situazione geografica della Spagna, vicina al Marocco dove la rabbia è una malattia endemica, fa temere il rischio di ricomparsa della malattia. Sia pure in forma sporadica, negli ultimi anni è già accaduto diverse volte. La Spagna è indenne dal 1978.

Intanto la Città Automa di Ceuta sta valutando di proseguire per altri tre mesi la campagna antirabbica gratuita per cani di età inferiore a 12 mesi per dare "un po' più di immunità a questi animali", spiega Fernandez. Ad informare l'autorità sanitaria è stata la clinica veterinaria di Ceuta dove il cane è stato sottoposto al previsto protocollo eutanasico con invio di campione biologico all'Istituto San Carlo che ha confermato il decesso per rabbia. (fonte) (fonte)