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RICERCA FEDERANZIANI

Veterinario punto di riferimento, ma oltre il 50% si affida alla TV

Veterinario punto di riferimento, ma oltre il 50% si affida alla TV
Il punto di riferimento "più autorevole e riconosciuto per la salute e la nutrizione del proprio cane o gatto rimane il veterinario". Ma non è sempre così.

Lo rivela una indagine di Federanziani, in collaborazione con Mars Italia. Permane, infatti, "una percentuale troppo alta che non si rivolge a lui in maniera costante".

Inoltre, "nonostante una comunione di pareri sull’autorevolezza della figura professionale, più del 50% si affida alla TV, al passaparola o ad altre figure come il toelettatore per chiedere informazioni- rileva l'indagine secondo la quale "circa 5 persone su 10 ammettono di rivolgersi al veterinario solo 1 volta all’anno".

Senior Italia FederAnziani e Mars Italia indagano la relazione tra over 65 e animali da compagnia per venire incontro alle loro esigenze e supportarli al meglio, promuovendo attività che favoriscano le adozioni.

Il 30% dei proprietari senior non nutre correttamente il proprio pet- Alimentazione inaguata per il 30% dei Secondo il rapporto diffuso oggi, la nutrizione "è uno dei temi più caldi nell’ambito della cura del pet: i possessori di amici a quattro zampe lo considerano infatti un tema importante anche se, dall’altra parte, c’è ancora scarsa consapevolezza sull’importanza di una nutrizione corretta e specifica per le diverse fasi della crescita di cane o gatto. Circa il 30% non segue infatti un’alimentazione adeguata alle esigenze dell’animale e preferisce cucinare qualcosa in casa o offrire quello che avanza dai propri pasti".

L’attenzione alla salute del proprio animale spesso si concentra sulla somministrazione dei vaccini e sull’utilizzo di prodotti antiparassitari. La cura dell’igiene orale è invece un argomento ancora poco conosciuto: nonostante sia un fattore importante di prevenzione di molte malattie dell’animale e sia strettamente collegata al suo benessere generale, viene spesso trascurata. 3 italiani su 10 non utilizzano alcuna soluzione per la cura dell’igiene orale; fra coloro che invece sono più attenti, più del 56% ricorre a osso o pane secco mentre solo il 32% utilizza un prodotto specifico.

La criticità principale che emerge fra gli over 65 italiani è la difficoltà a coniugare le proprie esigenze con quelle dell’animale, soprattutto quando il senior vive da solo. Tuttavia, si conferma "una forte e naturale propensione dei senior nei confronti degli animali domestici: per la stragrande maggioranza non vi è alcun dubbio che la convivenza possa aiutare a sentirsi meglio, più sereni e meno soli".

Benefici riconosciuti- Tra gli over 65 che possiedono un animale da compagnia, 9 su 10  ritengono che vivere con un cane o un gatto abbia un impatto positivo sulla propria salute e sul proprio umore, riduca la sensazione di solitudine e aumenti la serenità. Oltre il 70% dichiara inoltre di considerare gli animali che vivono con loro come membri della famiglia a tutti gli effetti.

E 7 anziani su 10 che non vivono con un cane o un gatto "sono convinti che la propria vita potrebbe migliorare grazie alla loro compagnia". (fonte)