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LEGGE LORENZIN

Pitruzzella: inopportuni nuovi Ordini di professioni non mediche

Pitruzzella: inopportuni nuovi Ordini di professioni non mediche
Pitruzzella ribadisce  "la non opportunità" di costituire nuovi Ordini e nuovi albi per le professioni sanitarie non mediche.

Dopo l'equo-compenso, il secondo bersaglio dell'Antitrust nazionale è la Legge Lorenzin. Nel suo intevento di ieri, in Senato, Giovanni Pitruzzella- al suo ulltimo anno di mandato- si è soffermato sulla introduzione di una procedura aperta per il riconoscimento di nuove professioni. La Legge Lorenzin, " prevede, infatti, la possibilità di individuare nuove professioni sanitarie, il cui esercizio deve essere riconosciuto in tutto il territorio nazionale, con procedura a carico del
Ministero della Salute". Una previsione critica- secondo Pitruzzella- che ha ribadito che "sotto il profilo della qualificazione professionale, le esigenze di tutela del consumatore possono essere soddisfatte con la previsione di un apposito percorso formativo di livello universitario obbligatorio".

L’Autorità evidenzia "preoccupazione" per l'approvazione accelerata, sul finire della Legislatura, di provvedimenti non maturati in 5 anni di iter. Esplicito il riferimetno alla cosiddetta Legge Lorenzin che con il Decreto Fiscale (equo compenso) segna " un netto arretramento -e in alcuni casi una vera e propria restaurazione− rispetto alle seppur parziali aperture pro-concorrenziali introdotte dalla  Legge Concorrenza.