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GOVERNO CONTE

Giulia Grillo alla Salute: i programmi, le dichiarazioni e i voti

Giulia Grillo alla Salute: i programmi, le dichiarazioni e i voti
"Continuare a lavorare nell'interesse collettivo realizzando il programma del M5S, in particolare nel settore della sanità".

E' la dichiarazione di intenti del futuro Ministro della Salute, la catanese Giulia Grillo, medico chirurgo specializzato in medicina legale e deputato del M5S.
Giulia Grillo intende "concretizzare una sanità pubblica, giusta, efficiente e accessibile", anche attraverso "un adeguato finanziamento, un adeguato piano
assunzionale e un aggiorna mento dei corsi di Laurea e formazione", oltre che "riducendo al minimo le logiche clientelari e anti meritocratiche causate dall'ingerenza di varie forme di potere politico e lobbistico". Tutto questo "con la collaborazione di tutti quanti gli attori della sanità che vogliano mettere a
disposizione le loro competenze al servizio della collettività avendo a cuore il bene comune sempre al di sopra dell'interesse particolare, di un singolo o di un gruppo di individui".

Nella scorsa Legislatura, l'On Giulia Grillo ha fatto parte della Commissione Affari Sociali della Camera, occupandosi- fra l'altro- di due provvedimenti andati in porto: la legge sulla responsabilità sanitaria e il DDL Lorenzin, sui quali ha svolto numerosi interventi critici ed espresso voto contrario.

Responsabilità professionale- Grillo è stata prima firmataria di una proposta di legge in materia di responsabilità professionale, poi confluita nella Legge Legge n. 24 dell'8 marzo 2017. Nel corso del dibattito parlamentare, il neo Ministro della Salute, ha criticato il testo- anche con proposte emendative non accolte in Commissione- perchè attribuirebbe "un ruolo eccessivo alle linee guida" che consentono ai professionisti sanitari di avvalersene in giudizio.
Secondo Giulia Grillo, che ravvisava "rischi di incostituzionalità in tale previsione", il suo intento era di "rafforzare il ruolo dell'Istituto superiore di sanità a scapito di quello di singoli enti o società scientifiche". Contraria anche all'assegnazione al Ministero della Salute della formazione dell'elenco delle società scientifiche idonee a stilare le linee guida.
Durante la votazione finale della Legge, l'On Giulia Grillo ha espresso voto contrario.

Ordini delle professioni sanitarie- Durante i lavori per l'emanazione del DDL Lorenzin, Giulia Grillo, osservava che "il Parlamento avrebbe potuto adottare soluzioni più coraggiose". Precisando di esprimersi in proposito con consapevolezza in quanto medico- che gli Ordini sono "caratterizzati da un'organizzazione «medioevale" e che in passato erano "falliti tutti i tentativi di modificare un sistema autoreferenziale, che non tutela i propri iscritti".
Nel programma elettorale del M5S si prevede di intervenire sugli ordini professionali della sanità: accorpamento per area, riduzione del 50% della tassa dovuta dagli iscritti, assoggettamento al controllo della Corte dei Conti, rafforzamento della trasparenza del regime di pubblicità legale, riduzione degli incarichi e dei mandati e intervento delle associazioni maggiormente rappresentative degli utenti e dei portatori d’interesse specifici e generali.
Sul Ddl Lorenzin, Grillo ha espresso voto contrario.

Sbloccare il turn over- Un altro tema che ha impegnato l'On Giulia Grillo nella scorsa legislatura è il personale medico e sanitario del SSN. Nel corso della discussione di una mozione sul SSN, Giulia Grillo ha rilanciato "l'impegno di sbloccare il turn over"- che "non ha una ratio economica" - ha dichiarato. Chiesto anche lo sblocco della mobilità interregionale, perché - ha motivato-  "non è più tollerabile", l'atteggiamento "papistico dei direttori generali".

Competenza- L'On Giulia Grillo ha spesso fatto valere la propria competenza di medico nell'affrontare la legislazione sanitaria. In Parlamento si parla poco di sanità, ha dichiarato durante la scorsa Legislatura, "perché le persone veramente competenti in materia di sanità sono pochissime, quelle veramente competenti ed oneste sono pochissime e quelle competenti, oneste e senza conflitti di interessi in sanità sono praticamente inesistenti".

Foto Ansa