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PALAZZO CHIGI

Il volontariato animalista nel Codice del Terzo settore

Il volontariato animalista nel Codice del Terzo settore
Riformato il Terzo Settore. Fra le attività di "interesse generale" anche quelle perseguite in favore della tutela animale e contro il randagismo.

Il Consiglio dei Ministri ha modificato l’articolo 5 (Attivita' di interesse generale) del Codice del Terzo Settore ( D.Lgs. 117/2017) con l’aggiunta della “tutela degli animali e prevenzione del randagismo, ai sensi della Legge 14 agosto 1991, n. 281”. Lo riferisce la Lega Nazionale per la Difesa del Cane (LNDC).

La modifica - riferisce LNDC- è stata approvata in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 21 marzo e dovrà passare al vaglio delle commissioni parlamentari competenti per poi essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale entro agosto. L'integrazione nasce da una sollecitazione dell'associazione protezionista rivolta all'Avv. Gabriele Sepio, Consulente del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per sanare quella che l'associazione definisce una "gravissima mancanza".

"Nella sua qualità di estensore dei decreti per la riforma del Terzo Settore, l’avv. Sepio si è dimostrato molto collaborativo e interessato a questa tematica, confermando infine l’avvenuta modifica da parte del“Sono soddisfatta e ringrazio l’avvocato Sepio per aver ascoltato le nostre ragioni”, afferma Piera Rosati, che si appella al nuovo Parlamento per la definitiva approvazione.

Il Codice del Terzo Settore è entrato in vigore a marzo dell'anno scorso, con l'obiettivo di riconoscere "il valore e la funzione sociale" degli enti del volontariato e delle organizzazioni filantropiche, di mutuo soccorso, socio-assistenziali. Il Terzo Settore è considerato "espressione di partecipazione, solidarieta' e pluralismo" per il perseguimento, senza fini di lucro,  di "finalita' civiche, solidaristiche e di utilita' sociale, anche mediante forme di collaborazione con lo Stato, le Regioni, le Province autonome e gli enti locali".
Il Codice ne ha disciplinato anche i criteri di costituzione e di gestione amministrativo contabile e fiscale. Durante la riunione del 21 marzo scorso, il Governo ha introdotto anche alcune semplificazioni suggerite dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, come ad esempio la limitazione dell'obbligo di revisore legale dei conti solo per gli enti del Terzo settore "di maggiori dimensioni" e che lo prevedano per statuto.

Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, recante Codice del Terzo settore