La Direzione Generale della Sanità Animale ha prorogato il piano di sorveglianza della Aethina Tumida per monitorare l’andamento della situazione epidemiologica sull’intero territorio nazionale. Alla base della proroga disposta dalla DGSAF ai primi di febbraio, ci sono le evidenze scaturite dalla sorveglianza già attuata l'anno scorso, grazie alla quale è stato possibile monitorare la persistenza di questo coleottero infestante nella Provincia di Reggio Calabria in apiari, nuclei sentinella e sciami selvatici.
Nonostante il permanere di Aethina tumida in Calabria, è stato proprio grazie alla sorveglianza che si è potuto continuare a commercializzare materiale vivo verso altri territori comunitari. Anche la Commissione europea e gli altri Stati membri, ricorda la Direzione ministeriale, considerano la sorveglianza "essenziale per operare scambi di materiale vivo con un certo margine di sicurezza".
La sorveglianza è quindi "fondamentale per valutare i rischi di diffusione e mettere in atto appropriate misure di controllo"- spiega la nota ministeriale inviata ai Servizi Veterinari.
Anche nel 2018, il piano si compone di due fasi: la prima prevede controlli in apiari individuati con criteri random mentre la seconda controlli in apiari individuati sulla base del rischio. Sono previsti anche controlli nei laboratori di smielatura che ricevono melari da territori extra regionali. La Direzione ministeriale chiede che il piano venga portato a termine nei termpi previsti e che i dati siano puntualmente inviati al Ministero della Salute e al centro nazionale di referenza per l’apicoltura presso l’IZS delle Venezie.
I criteri per l’esecuzione del piano sono stati dettagliati dal Centro di referenza nazionale per l’apicoltura presso l'IZS delle Venezie, che pubblica la situazione epidemiologica aggiornata.
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