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NAS: stretta sui canili, equini irregolari alla Reggia di Caserta

NAS: stretta sui canili, equini irregolari alla Reggia di Caserta
Negli ultimi giorni di ottobre, i NAS di tutta Italia hanno dato "un ulteriore giro di vite ai controlli"  nel campo del benessere degli animali.

I risultati delle azioni di controllo sono pubblicati dal Ministero della Salute, in una nota che evidenzia gli illeciti più ricorrenti degli ultimi mesi: inosservanza corretta identificazione degli animali; carenze igienico-strutturali; inosservanza delle norme sull’uso dei farmaci veterinari; irregolarità dei criteri di protezione negli allevamenti e nei trasporti e delle norme sulla produzione e l’igiene dei mangimi.
Sono stati riscontrati anche illeciti di natura penale, quali il maltrattamento di animali, la produzione e macellazione di carni non autorizzata e l’abbandono di animali.

Il comunicato ministeriale dettaglia in particolare le azioni svolte negli ultimi giorni di ottobre.

I Cavalli nella Reggia di Caserta- Il 25 ottobre 2017, i Carabinieri del NAS di Caserta sono andati a ispezionare le condizioni dei cavalli utilizzati per il traino delle carrozze a noleggio della locale Reggia. Nella circostanza, i militari accertavano che il passaporto identificativo di alcuni degli equidi in servizio nell’area non era aggiornato e che, circostanza ancora più grave, la stalla presso cui i quadrupedi erano ricoverati si trovava in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. I Carabinieri del NAS, di concerto con il personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Caserta, hanno quindi proceduto al sequestro di 8 cavalli e dell’infrastruttura, per un valore totale di circa 90.000 Euro.

"Sodalizio criminale" in un grosso canile del cosentino- Il 26 ottobre 2017, i Carabinieri del NAS di Cosenza portavano a termine una complessa attività investigativa iniziata qualche mese fa insieme al locale Nucleo Investigativo della Polizia Ambientale e Forestale Carabinieri. Oggetto degli accertamenti, un grosso canile della provincia calabrese. Le indagini dei militari hanno portato alla luce una rete di connivenze tra i proprietari dell’immobile, un funzionario comunale e persino un medico veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. Il sodalizio criminale, composto in tutto da 8 persone, era sostanzialmente finalizzato allo sfruttamento del canile, in sfregio al benessere dei suoi occupanti a quattro zampe. Nel corso degli accertamenti, infatti, i Militari rilevavano che all’interno dello stabilimento erano custoditi ben 700 animali, un numero nettamente superiore alle reali capacità della struttura, i cui occupanti, pertanto, vivevano in uno stato di sovraffollamento.

I responsabili del canile, al fine di aumentare la superficie della struttura e quindi suo volume di affari, avevano persino effettuato dei lavori abusivi, portati a termine con la connivenza di un progettista edile e del responsabile tecnico del comune, il quale aveva autorizzato la realizzazione di un condotto fognario su un terreno che ricadeva sotto il vincolo paesaggistico. Il Medico veterinario dell’ASP di Cosenza, invece, avrebbe approfittato della sua posizione per provocare degli ingiusti profitti ai proprietari del canile.

Sulla scorta della segnalazione dei Carabinieri, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza dovrà vagliare la posizione di ben 8 persone, denunciate a vario titolo per i reati di maltrattamento di animali, abuso d’ufficio commesso da Pubblico Ufficiale e abuso edilizio.

Sequestro di un rifugio in provincia di Ragusa- Il 28 ottobre 2017, il NAS di Ragusa ha proceduto al sequestro amministrativo di un rifugio comunale per cani randagi. La struttura era stata attivata dal sindaco pro-tempore di un paese della provincia ragusana, il quale aveva però omesso di chiedere la prevista autorizzazione. All’interno dello stabilimento si trovavano 40 animali, alcuni dei quali sprovvisti del micro-chip obbligatorio per legge. Il valore del canile veniva stimato in 205.000 Euro.

Questi ultimi risultati operativi si aggiungono a quelli già realizzati dal NAS nel corso di analoghe operazioni effettuate nei mesi precedenti. Complessivamente negli ultimi mesi sono stati eseguiti 2.148 controlli dei quali 763 sono risultati non conformi, segnalate 530 persone alle Autorità amministrative e 156 a quelle giudiziarie. Le sanzioni penali evidenziate sono state 392 e 1.017 quelle amministrative per un importo complessivo di 1.267.600 euro, sequestrati 887.826 animali da reddito e 590 d’affezione, 108 le strutture chiuse o sequestrate per un valore complessivo di 67.344.000 Euro.