Garantire la massima sicurezza possibile negli ambienti di lavoro sanitari, grazie alla prevenzione delle ferite provocate da tutti i tipi di dispositivi medici taglienti (punture di ago comprese). Lo prevede il Decreto legislativo approvato il 14 febbraio dal Consiglio dei Ministri su iniziativa del Ministero degli Affari Europei, del Lavoro e della Salute. L'obbligo di provvedere alla sicurezza è del datore di lavoro che deve assicurare che il personale sia formato e dotato di risorse adatte a operare in condizioni di sicurezza, deve adottare misure per eliminare o contenere al massimo il rischio di ferite e infezioni sul lavoro.
Per le norme sulla sicurezza, i dispositivi medici taglienti sono "attrezzature di lavoro" e poichè possono tagliare, pungere o infettare vanno adottate misure di prevenzione specifiche per prevenire le ferite e la trasmissione di infezione, dotando il personale di risorse idonee per operare in condizioni di sicurezza. Fra le misure generali di tutela c'è quella di non supporre mai inesistente un rischio.
Il provvedimento inserisce un Titolo X-bis al Decreto 81/2008 (Testo Unico della Sicurezza), in attuazione della Direttiva 2010/32. Si applicherà a "tutti i lavoratori che operano nei luoghi di lavoro interessati da attività sanitarie, alle dipendenze di un datore di lavoro, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, ivi compresi i tirocinanti, gli apprendisti, i lavoratori a tempo determinato, gli studenti che seguono corsi di formazione sanitaria". I luoghi di lavoro interessati sono le "strutture o servizi sanitari del settore pubblico e privato, in cui si svolgono attività e servizi sanitari sottoposti alla responsabilità organizzativa e decisionale del datore di lavoro".
ANMVI Servizi produrrà una analisi del decreto per verificare le eventuali ed effettive implicazioni per le strutture veterinarie.
DECRETO_DIRETTIVA_2010_32_PREVENZIONE_FERITE_DA_TAGLIO.pdf1.94 MB