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EMILIA ROMAGNA

Rezza (ISS): sistema veterinario 'funziona molto bene'

Rezza (ISS): sistema veterinario 'funziona molto bene'
Il contagio da H7N7 in Emilia Romagna è stato "gestito in modo tempestivo". Lusinghiere considerazione da Giovanni Rezza.
«La reazione è stata tempestiva e tutto è sotto controllo; il contagio dovrebbe rimanere limitato all'esposizione originale»: sul tema dell'influenza aviaria in Emilia Romagna, il responsabile del Dipartimento di malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Giovanni Rezza, usa parole molto pacate e rassicuranti. Infatti, nella vicenda emerge soprattutto il fatto che le conseguenze per gli esseri umani sono state estremamente circoscritte e questo è dovuto anche alle immediate contromisure adottate.

«In Italia,- ribadisce Rezza - il sistema veterinario funziona molto bene. I focolai sono stati immediatamente messi sotto controllo; gli addetti che erano stati esposti sono stati sottoposti a sorveglianza clinica per almeno dieci giorni e quelli che hanno provveduto all'eliminazione degli animali hanno indossato i dispositivi di sicurezza adeguati». La causa dell'infezione non è stata accertata: «si suppone che si sia trasmessa agli allevamenti da anatre selvatiche, dato che il serbatoio naturale del virus è costituito da uccelli migratori». Com'è noto, le persone contagiate sono pochissime: un caso confermato e uno fortemente sospetto e in via di conferma.

«Si tratta sempre di congiuntiviti, in un caso anche con una lieve forma influenzale, e in persone che hanno avuto contatti diretti con gli animali prima che il virus venisse identificato, ma dopo - assicura Rezza - sono state prese tutte le precauzioni possibili». Tuttavia, casi di allevamenti intensivi colpiti da virus non sono rari. Il dirigente Iss ne cita uno molto simile, avvenuto in Olanda nel 2003, le cui conseguenze sono state più gravi. Anche allora il virus H7N7 dell'influenza aviaria aveva infettato l'uomo, anzi ben 83 persone. «Quasi tutte avevano sviluppato una malattia lieve, soprattutto congiuntiviti ma anche forme di tipo influenzale; un veterinario aveva però contratto una polmonite e, probabilmente in presenza di altri fattori di rischio, è deceduto».