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PRECARIATO

Stabilizzazioni, sia il momento dei dirigenti precari del Ministero

Stabilizzazioni, sia il momento dei dirigenti precari del Ministero
E' l'auspicio dell'ANMVI dopo le dichiarazioni del Premier Enrico Letta e del Ministro Lorenzin.
L'impegno a risolvere strutturalmente il precariato nella Pubblica Amministrazione è stato solennemente assunto da Palazzo Chigi. E che siano direttamente coinvolti anche i precari della sanità è confermato dal comunicato emesso dal Ministro Beatrice Lorenzin.

Sfiorato nel corso del precedente Governo, il tema della stabilizzazione dei dirigenti precari del Ministero della Salute resta un'urgenza, negli stessi termini con cui l'ANMVI commentava il testo proposto alle Regioni, un anno fa, dall'allora Ministro Balduzzi: i controlli di alimenti e animali vivi alle frontiere nazionali (porti, dogane, aeroporti, strade, piattaforme commerciali, ecc.) è garantita per lo più da precari, circostanza che rende precarie anche le funzioni a cui sono preposti, benché le autorità sanitarie mondiali enfatizzino la necessità di mantenere il più alto livello di vigilanza e di intervento sui rischi transfrontalieri e sull'efficienza degli adempimenti comunitari.

Prima dell'aprile 2014- data di scadenza del contratto- si dovrà risolvere il destino del personale a tempo determinato, con il completo riassorbimento del personale in servizio a tempo determinato. Si tratta di 175 sanitari, in maggioranza (136) veterinari, degli uffici centrali e periferici del Ministero della Salute, che operano ormai stabilmente nell'attività ordinaria dei servizi centrali e frontalieri dell'amministrazione sanitaria, al punto da configurare ormai una situazione di rapporto di lavoro stabile con esperienze e competenze fondamentali per le attività di sanità pubblica e di sicurezza alimentare nei quali sono impegnati.

La tenuta del sistema nazionale di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, giustamente al centro del DDL Lorenzin, non potrà non tenere conto delle emergenze ricorrenti e della loro natura transfrontaliera.

"Abbiamo deciso di tipizzare e ridurre le forme di lavoro flessibile, mettendo barriere che impediscano scorciatoie che in passato hanno consentito assunzioni nella P.A. senza concorso. I precari saranno inseriti previa procedura altamente selettiva - ha detto il Presidente Letta - e nella conversione del decreto legge contiamo di portare a termine il censimento di tutto il precariato della P.A".

Il Consiglio dei ministri, accogliendo la proposta del Ministro Lorenzin di introdurre una specifica disciplina per la stabilizzazione del personale medico e del ruolo sanitario, ha introdotto lo strumento idoneo per affrontare il tema del precariato, che nel Servizio Sanitario Nazionale ha assunto dimensioni tali da mettere in crisi la qualità delle prestazioni erogate, specie nelle Regioni in piano di rientro. Tra medici, personale infermieristico, tecnici e altri 11 profili professionali, sarà possibile stabilizzare le circa 35.000 persone del settore sanitario, tramite concorso pubblico riservato.

La soluzione del precariato- si legge nel comunicato di Palazzo Chigi- vuole essere strutturale: si interviene infatti per ribadire la natura prevalente del contratto a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione, limitando a casi eccezionali il ricorso ai contratti di lavoro a tempo determinato, al fine di prevenire il formarsi di nuovo precariato.

I provvedimenti adottati per il Pubblico Impiego