• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
SIVEMP

Controlli e AHL, analisi del pacchetto di riforme della UE

Controlli e AHL, analisi del pacchetto di riforme della UE
"Non sufficientemente descritti i diversi ruoli del veterinario". Manca una chiara visione del funzionamento dei servizi veterinari".
Il Sindacato dei veterinari di medicina pubblica ha analizzato il pacchetto di riforma dei controlli ufficiali e della sanità animale presentato nei giorni scorsi dalla Commissione Europea. Il documento sintetizza e analizza i provvedimenti, soffermandosi poi sulle criticità.

Il pacchetto è accolto da un sostanziale apprezzamento dei presupposti che hanno mosso la Commissione alla proposta riformatrice. In particolare, viene apprezzato il ruolo cruciale svolto dai veterinari in funzione dell' approccio "one health" e il  nuovo sistema di sorveglianza e monitoraggio degli allevamenti "attraverso visite regolari e basate sul rischio per la verifica delle condizioni di sanità animale, benessere animale, e valutazione dei sistemi di biosicurezza". Secondo il Sivemp"occorrerà promuovere un‟unica sanità ("one health") assicurando una maggiore cooperazione tra i servizi veterinari ufficiali da una parte e il mondo libero-professionale e i servizi medici di sanità pubblica dall‟altra".  "L‟accezione di pubblico - si legge-  dovrà essere estesa a tutti i soggetti ed attività che operano all‟interno del concetto "one health", guardando verso l‟obiettivo del bene pubblico e non quello dell‟interesse di categoria e creando le necessarie sinergie tra le attività di sorveglianza affidate ai diversi soggetti".

Nella nuova Legge di Sanità Animale (Animal Health Law AHL) "manca una chiara visione del funzionamento dei servizi veterinari, del rapporto degli stessi con il mondo libero-professionale e del sistema di abilitazione professionale (formazione pre e post laurea ecc.)". Il testo della Commissione parla di veterinario in termini troppo generici, specie agli articoli 16 (Notifica all'interno degli Stati membri in caso di focolaio o di sospetto di focolaio) e 23 (Visite di sanità: "gli operatori assicurano che gli stabilimenti sotto la loro responsabilità ricevano visite di sanità animale condotte da un veterinario, ove opportuno, in ragione dei rischi rappresentati dallo stabilimento, tenendo conto..").

Al riguardo il Sindacato ricorda che la FVE suggeriva le figure di veterinario ufficiale o veterinario d‟azienda, in relazione ai diversi contesti e - sempre nell'art. 23, la FVE aveva proposto l‟aggiunta della qualifica (veterinario privato) e le definizioni seguenti: veterinario, veterinario llpp e veterinario ufficiale, definendo per ciascuna di esse le relative mansioni. Diversamente, fa notare il Sivemp, "permane un‟area grigia nella definizione di veterinario "abilitato". L'auspicio è che "gli atti delegati successivi possano contribuire a fare maggiore chiarezza".

Inoltre, nella AHL non si accenna all‟heard health planning, richiesto da FVE ed in linea con il Policy Paper "Herd Health Plan". "Le verifiche ispettive presso gli allevamenti – osserva il Sindacato- devono avere come oggetto programmi di sanità degli allevamenti ben impostati ed articolati. Tali visite consentiranno agli allevatori di perfezionare i loro ambiti di responsabilità e dimostrare la buona diligenza nelle pratiche di allevamento".

Le nuove proposte di Regolamento della Commissione Europeatesto integrale della relazione