• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31300
IL MINISTRO

Lorenzin: "Ripensare i modelli organizzativi e di welfare"

Lorenzin: "Ripensare i modelli organizzativi e di welfare"
Alla sua prima uscita pubblica il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin parla di precariato, welfare e adeguamento all'Europa.

''L'unico scopo del ministro della Salute e' lavorare per avere al centro del Sistema Sanitario nazionale la salute del cittadino. Mi rendo conto che non sara' facile e per questo voglio lavorare in sinergia con gli operatori. Il ministero non sara' un contraltare''. Cosi' il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, alla sua prima uscita pubblica in occasione del congresso della Cisl Medici a Roma, registrata dalle agenzie di stampa.

Visione globale del welfare -  ''Viviamo - ha detto - anni di crisi che non e' solo economica ma e' una profonda crisi culturale del sistema occidentale. Dobbiamo ripensare i modelli organizzativi e di welfare. Fino a oggi garantire la pace dei modelli di assistenza sono state le conquiste del '900, il nostro faro. Ma oggi e' tempo di correggere quello che non va, riarmonizzare il sistema degli enti locali ma con una visione globale. Non a compartimenti stagni''.

Sistemi regionali ed Europa - Per il ministro della Salute Beatrice Lorenzin il modello da seguire non deve puntare a rendere ''competitivi i singoli sistemi regionali, ma bisogna piuttosto rendere competitivo il modello italiano in Europa: dobbiamo proporre all'Europa un modello innovativo di assistenza, in grado di accogliere i cittadini europei che decidano di venire a curarsi in Italia, nelle nostre strutture di eccellenza, che abbiamo e sono tante''. Intervenuta al congresso nazionale della Cisl ha rilevato come la situazione di sofferenza sia attualmente riconducibile a vari sistemi sanitari in Europa, mentre, riferendosi a quello italiano, ha ricordato come il finanziamento al nostro Ssn nel 2012 sia cresciuto meno del Pil.  Per questo, ha detto, ''il sistema va ripensato''.

Giovani e precariato - La questione dei giovani medici e del precariato sanitario sta molto a cuore al nuovo ministro della Salute Beatrice Lorenzin. ''E' una situazione molto particolare - ha detto - in cui un'intera generazione, la mia, e' fuori. Questo non e' positivo in generale ma soprattutto non e' positivo per un sistema Paese. Non ci possono essere salti generazionali che creano gap quasi incolmabili'', ricordando che ''oggi si contano 35.200 precari nel servizio sanitario nazionale, di cui circa 7000 medici e 11 mila infermieri''. Il ministro ha ribadito che ''l'obiettivo e' e rimane il superamento delle forme di precariato. Servono - ha detto - forme innovative che pero', premino il merito. Dobbiamo mettere in piedi un percorso virtuoso di politiche di assunzione. Dobbiamo dare ai nostri giovani la capacita' di combattere con grinta per il proprio futuro''.

Specialistica e numero chiuso - Sul tavolo dell'operato futuro del ministro anche i contratti di formazione specialistica direttamente finanziati dallo Stato, ''scesi - ha detto - da 5.000 a 4.500. Vorrei affrontare immediatamente questo tema con i ministri competenti e con le Regioni per arrivare a un numero di contratti adeguato''. E ha sorriso quando dalla platea qualcuno ha detto: ''Bisogna eliminare il numero chiuso''.