Il Direttore generale dell'IZSVE: "il veterinario è il primo sensore di come va il sistema".
Igino Andrighetto promuove il protocollo sottoscritto fra l'A¬sociazione italiana allevatori, la Fnovi e l'ANMVI per il veterinario di fiducia. E lo fa dalle pagine di Agrisole, in un articolo a tutto campo sulla sicurezza alimentare. «La mia visione è molto positiva – dichiara il Direttore Generale dell'Izsler– perché il veterinario è il primo sensore di come va il sistema. L' autocontrollo razionalizza i costi e diventa la prima istanza del monitoraggio ufficiale».
La dichiarazione si inserisce in un articolo che parte dall'emergenza aflatossina per arrivare all'evoluzione delle strategie di sicurezza alimentare.
Se dovesse indicare una linea di programma per gli anni a venire, Andrighetto ritiene che «una migliore tracciabilità, anche per gli animali importati o le materie prime come il latte, contribuisce a sapere qualcosa di più sui paesi di provenienza, anche all'interno della stessa Ue».
L'approccio dell'Italia, che assoggetta il settore veterinario al ministero della salute dice "garantisce maggiori tutele ai consumatori, come dimostra il fatto che nel nostro Paese non si sono verificati casi di diossine, escherichia coli o mozzarelle blu».
Sul veterinario d'azienda la Regione Veneto si è dotata di una normativa particolarmente avanzata come dimostrano le recenti delibere in relazione al Piano Aujeszsky.
VETERINARIO DI FIDUCIA
Andrighetto (Izsve): "visione positiva" su protocollo d'intesa
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