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LEGGE BALDUZZI

Dipartimenti in pericolo, serve un’intesa in Stato-Regioni

Dipartimenti in pericolo, serve un’intesa in Stato-Regioni
Quanto accade in Piemonte dimostra che l'intervento legislativo sui Dipartimenti di Prevenzione richiede un confronto con le Regioni.
Il recentissimo intervento legislativo del Ministro della Salute, Renato Balduzzi,  "ha superato ogni possibile equivoco", "riaffermando l'attualità dei dipartimenti di prevenzione e tracciandone un modello rispondente alle attuali norme internazionali". Tuttavia la regione Piemonte ha predisposto un piano di «revisione organizzativa, "in senso fortemente riduttivo, senza peraltro alcun opportuno confronto con i medici e i veterinari che quotidianamente svolgono le funzioni di vigilanza sulle filiere alimentari".

L'On Rodolfo Viola chiede dunque al Ministro Balduzzi di considerare "forme di concertazione in sede di Conferenza Stato-regioni, per la piena applicazione del nuovo articolo 7-quater del decreto legislativo n. 502 del 1992, come novellato dal decreto-legge n. 158 del 2012, (convertito dalla legge 8 novembre 2012, n. 189), da cui discende la prioritaria funzionalità ed efficacia di uno specifico settore sanitario come quello costituito dalle strutture organizzative dell'area di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare poste a presidio della salute pubblica".

Il parlamentare ha rivolto la propria richiesta al Ministro della Salute con una interrogazione parlamentare nella quale si legge che "l'ASL TO1 avrebbe già deliberato il proprio piano di «demolizione» dell'area di sanità pubblica veterinaria e di sicurezza alimentare".

Con la Legge Balduzzi è stato riscritto il quarto comma dell' articolo 7-quater del 502/1992, per rendere più chiara la rilevanza e le corrette allocazioni organizzative delle strutture dei dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie locali che si occupano di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare. Oggi, il quarto comma è stato così sostituito: «4. Le strutture organizzative dell'area di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare operano quali centri di responsabilità, dotati di autonomia tecnico-funzionale e organizzativa nell'ambito della struttura dipartimentale, e rispondono del perseguimento degli obiettivi dipartimentali e aziendali, dell'attuazione delle disposizioni normative e regolamentari regionali, nazionali e internazionali, nonché della gestione delle risorse economiche attribuite.»