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PROSCIUTTO PARMA

Sassi: iperburocrazia alle frontiere e nei controlli veterinari

Sassi: iperburocrazia alle frontiere e nei controlli veterinari
Export "bloccato". Per Federalimentare Giovani "nulla si sta facendo per i distretti non interessati da peste suina".
Lo ha detto, in occasione dell'iniziativa di Federalimentare e Miur ''Apertamente'', Annalisa Sassi, venditrice sui mercati internazionali per i prosciuttifici San Pietro nei pressi di Langhirano e Selva a San Daniele del Friuli nonche' presidente del Gruppo Giovani di Federalimentare.

Parma è fra i distretti non interessati dalla peste suina "che e' localizzata solo in un territorio insulare come la Sardegna e in parte della Calabria"- dichiara la Sassi in un lancio Ansa.
Secondo la Presidente di Federalimentare Giovani "questo problema si trasforma in iperburocrazia alle frontiere e nei controlli veterinari, e di fatto blocca il nostro export in un grandissimo mercato della carne suina che e' la Corea dove spagnoli e danesi possono andare, noi no invece. Inoltre, anche la Grande distribuzione organizzata (Gdo) e' tutta in mani tedesche, francesi e belga e questo ci penalizza".
Nelle dichiarazioni diffuse dall'agenzia ANSA, Sassi afferma che "il Prosciutto di Parma, insieme al Parmigiano Reggiano, e' una portaerei per l'export di tutto il Made in Italy. Ed e' un marchio riconosciuto come tipicità italiana in tutto il mondo. Ciononostante è troppo penalizzato nell'approdo sui mercati esteri e incontra freni di tutti i tipi, dai rilievi veterinari per la peste suina che e' endemica solo in Sardegna e in parte della Calabria, agli eccessi di burocrazia''.

''Nulla si sta facendo - ha lamentato - per facilitare l'economia di distretti, come quello di Eppure il Prosciutto di Parma e' riconosciuto come ''molto tradizionale'' in tutto il pianeta e dopo una prima diffidenza dei consumatori cinesi, che non sono abituati a una gastronomia del crudo perche' hanno una cucina tutta cotta, ora anche loro manifestano grande interesse. In soli due anni di presenza sul mercato cinese il Prosciutto di Parma e quello di San Daniele - ha detto Sassi - sono diventati nel Celeste Impero due simboli dell'italianita' e a Pechino e Shanghai sono gia' entrati nel carrello della spesa di una elite della popolazione cinese''.
La peste suina classica, anche se assente in Italia da oltre un decennio, è sempre oggetto di sorveglianza e il Ministero della Salute ha predisposto un Piano di emergenza finalizzato alla gestione di eventuale riscontro di positività da virus della PSC. Quanto all'africana è notizia di queste ore il via libera da Bruxelles per la concessione di 1,5 milioni di euro per gli aiuti alle aziende zootecniche suinicole sottoposte a restrizioni conseguenti alle misure sanitarie imposte per il controllo della Peste Suina Africana (Psa) nella Regione Sardegna. La Ue ha comunicato alla Regione sarda l'autorizzazione a dare corso alle misure che vanno incontro alle necessita' delle aziende ricadenti nelle zone di protezione e sorveglianza della Peste suina africana e che hanno dovuto sopportare, tra gli altri, un aumento dei costi per alimentare gli animali, pur non avendo riscontrato casi di infezione nei loro allevamenti.