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CALABRIA

Nuova intimidazione a Macrì. Lo Stato dimostri di esserci

Nuova intimidazione a Macrì. Lo Stato dimostri di esserci
ANMVI: gravissima e inquietante la reiterazione di gesto criminale contro il dirigente veterinario della Asl veterinaria di Catanzaro.
 - Una bombola di gas con un accendino davanti al portone della sua casa sita in località Pirivoglia,a Chiaravalle. E' questa l'ennesima intimidazione subita da Roberto Macrì, dirigente del servizio veterinario dell'Azienda Sanitaria Provinciale della macroarea di Soverato. Macrì, che abita stabilmente nel centro urbano della cittadina delle preserre, appena giunto nella sua dimora in periferia, che sta ristrutturando, si è accorto dell'infame gesto ed ha avvertito subito le forze dell'ordine. Sul posto, per i rilievi di rito, sono giunti il luogotenente dei carabinieri di Chiaravalle Alfredo Anselmo, il comandante della compagnia dei carabinieri di Soverato Saverio Sica e gli uomini della scientifica. Non è la prima intimidazione che Macrì subisce: la sua casa di campagna,infatti, è stata sede di diverse minacce in passato. Qualche anno fa la prima: una rudimentale molotov lanciata presumibilmente da una macchina in corsa che, fortunatamente, non è esplosa.Poi le scritte ingiuriose sulle pareti esterne di casa, crivellate di colpi, quindi, ora, la bombola con l'accendino. Conosciuto per svolgere in maniera integerrima il suo lavoro – delicato in quanto legato al controllo degli allevamenti, della macellazione e della distribuzioni delle carni animali e del pesce in una larga porzione di territorio – Macrì nel mese di settembre 2011 era stato nominato dirigente regionale del servizio veterinario; carica che gli è stata revocata dopo qualche mese per «inderogabili esigenze di servizio» ancora tutte da verificare. Tutte le ipotesi per questa nuova intimidazione sono al vaglio delle forze dell'ordine, che esamineranno i provvedimenti emessi dal dirigente Asp negli ultimi tempi allo scopo di individuare possibili «risentimenti». Macrì è apparso parecchio infastidito. Amarezza comprensibile in quanto è frutto di almeno un paio di considerazioni: la prima si richiama al significato dell'abitazione in campagna, che da luogo di relax da condividere con la famiglia e col figlio piccolo in particolare rischia di diventare una fonte di ricordi sgradevoli. La seconda osservazione riguarda lo svolgimento del suo lavoro: applicare rigorosamente la legge è sempre più difficile e scomodo in Calabria.(fonte: Il Quotidiano della Calabria)

Nazzareno Salerno, Presidente Commissione Sanità: "Esprimo solidarietà e vicinanza nei confronti del dottor Roberto Macrì, ancora una volta bersaglio di gesti deprecabili che vanno condannati con la massima fermezza. È indispensabile individuare e punire al più presto i responsabili dell'intimidazione dimostrando che lo Stato è presente e realmente vicino a chi svolge con onestà e professionalità il suo lavoro senza piegarsi di fronte agli
avvertimenti criminali che vogliono cancellare la legalità e la libertà. Sono convinto che anche stavolta il dottor Macrì saprà andare avanti sulla sua strada continuando con determinazione a dare prova della sua rettitudine nella conduzione delle funzioni ispettive nel settore delle carni macellate. L'accaduto deve farci riflettere e spingere le Istituzioni ad un'azione concreta ed incisiva di contrasto alle forze oscure e prevaricanti poiché non è ammissibile che chi deve dare esecuzione ad un compito così delicato e necessario per la salute dei cittadini non possa sentirsi sicuro e garantito. È dunque indispensabile un intervento risolutivo per restituire la piena serenità a chi ogni giorno lavora nell'interesse della comunità. (fonte: newz.it)