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CONTENZIOSI

Quote obbligatorie Onaosi, un decreto per sanarle

Quote obbligatorie Onaosi, un decreto per sanarle
Il ministro della Salute ha annunciato per luglio una soluzione per chiudere con i ricorsi sui contributi obbligatori.


Recuperare le quote d'iscrizione dovute nei quattro anni (2003-2006) nei quali vigeva l'obbligo di versamento anche per medici, farmacisti e veterinari non dipendenti del Ssn (poi abolito nel 2007), costa all'Onaosi più delle somme che dovrebbe introitare.

Una soluzione legislativa era stata già tentata un anno fa, con un emendamento alla manovra economica di luglio senza successo.

Ma ora è il Ministro Renato Balduzzi a dichiarare: "L'Onaosi è uno degli esempi di come fare Welfare partendo da iniziative private. La Fondazione si pone come modello per le altre categorie di lavoro, soprattutto in un momento come questo. Per questi motivi è necessario intervenire per trovare una via di uscita che non sia solo un palliativo e che possa evitare quello stillicidio di provvedimenti che rischiano di mettere a repentaglio la sopravvivenza dell'Ente. Speriamo di riuscire a farlo con un Decreto legge entro luglio".

L'annuncio è arrivato ieri al convegno organizzato dalla Fondazione Onaosi, che è stato anche l'occasione per la presentazione del primo bilancio sociale dell'Ente, il programma e un manifesto, siglato dagli enti assistenziali e dai sindacati di categoria, con l'obiettivo di sostenere la Fondazione e lanciare un messaggio: "Giù le mani dall'Onaosi". "Se il consenso intorno a noi non cresce – ha dichiarato il Presidente Serafino Zucchelli - noi da soli non ce la faremo".

L'obbligo di versamento anche per i veterinari non dipendenti del Ssn era stato introdotto nel 2003 ed è poi stato abolito nel 2007. L'attuazione dell'obbligo contributivo non fu affatto pacifica. La protesta dei contribuenti liberi professionisti fu particolarmente vivace da parte dei farmacisti e dei veterinari, anche attraverso azioni legali che portarono ad una pronuncia della Corte Costituzionale sfavorevole alla Fondazione: la Consulta stabilì infatti l'incostituzionalità dei criteri di determinazione del contributo, illegittimamente autodeterminato dalla Fondazione.

pdfCOMUNICATO ONAOSI.pdf101.89 KB