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DATI 2011

Rapporto sulla spesa del servizio sanitario nazionale

SANITAORIn attesa del decreto sulla spending review, annunciato per lunedì prossimo, il Ministero della Salute pubblica il rapporto sulla spesa del SSN. Blocco del turn over e piani di rientro tra i fattori di contenimento. Un cittadino costa in media 1.862 euro. Il rapporto tra spesa SSN e PIL è del 7,1%.

Il documento, che sarà consolidato entro il mese, illustra i dati di spesa e di finanziamento del 2011.

La spesa complessiva effettiva del SSN sostenuta nel 2011, alla data del 6 aprile 2012, ammonta a 112,88 miliardi di euro. Di questi, 112,249 miliardi sono riferiti alle Regioni e Province autonome e 0,641 miliardi agli altri enti del SSN finanziati direttamente dallo Stato fra cui gli IZS.
L'incremento percentuale della spesa complessiva del SSN a livello nazionale rispetto al 2010 è di 1,4%. Una spesa che nel 2010 era cresciuta dell'1,1% e nel 2009 del 2,8%. La contenuta dinamica della spesa registrata nel 2011 è conseguente alle misure di contenimento messe in campo sia a livello nazionale (es. blocco dei contratti collettivi nazionali di lavoro a decorrere dall'anno 2010, interventi in materia di farmaci, ecc.) sia a livello regionale, per effetto delle misure messe in atto per l'attuazione dei Piani di rientro.
La spesa per il personale ( 36,149 miliardi di euro) ha subito un decremento dell'1,4% rispetto all'anno 2010. Tale valore sconta, al suo interno, gli interventi di contenimento sul costo del personale disposti dalla normativa vigente: il Patto per la Salute 2010-2012, il blocco dei rinnovi contrattuali per il periodo 2010-2012, il limite alla crescita dei trattamenti economici del personale dipendente per gli anni 2011-20136, pari al trattamento spettante nell'anno 2010. A tali disposizioni normative nazionali si affiancano gli ulteriori interventi previsti negli specifici provvedimenti attuativi dei Piani di rientro di alcune Regioni.

Le risorse destinate al finanziamento del SSN per l'anno 2011, non considerando i ricavi, ammontano complessivamente a 111,110 miliardi di euro. Il predetto andamento sconta al suo interno le manovre introdotte dalla vigente legislazione che hanno portato ad una rideterminazione al ribasso del livello del finanziamento del SSN a carico dello Stato.
Anche tenendo conto di ciò, il predetto livello di finanziamento continua, tuttavia, a mantenere un andamento incrementativo su base annua, nel rispetto del principio in base al quale le variazioni percentuali su base annua del livello del finanziamento a carico dello Stato, al lordo delle manovre, restino ancorate alla variazione percentuale del PIL nominale. Il livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale (SSN) cui concorre ordinariamente lo Stato per l'anno 2011 è complessivamente determinato in € 106,905 miliardi di euro.

Ricavi ed entrate proprie pari a 2,995 miliardi di euro.- Sono rappresentati, in generale, dai ricavi conseguiti dalle aziende sanitarie derivanti dalla vendita di prestazioni sanitarie e non sanitarie a soggetti pubblici e privati, della Regione e al di fuori della Regione di appartenenza e da altri ricavi quali interessi attivi e altri proventi finanziari, rimborsi, etc. Tale valore risulta sostanzialmente invariato rispetto all'anno 2010.

Trasferimenti - Quanto al fondo sanitario nazionale e alle quote vincolate a carico dello Stato per le Regioni e le province autonome, sono stati soppressi i trasferimenti a carico del Bilancio dello Stato, a titolo di FSN di parte corrente in favore delle Regioni a statuto ordinario; dal 2007 i trasferimenti a tale titolo restano in essere solo per la Regione Sicilia. Sono fatti salvi i trasferimenti relativi ai fondi vincolati da norme speciali per il finanziamento di attività particolari, tra cui rientrano gli interventi nel settore dell'assistenza veterinaria.

Lunedì, il Consiglio dei Ministri metterà a punto il decreto sulla spending review per correggere le "cinque anomalie del sistema". Il parlamento, intanto ha approvato una norma che di fatto anticipa l'arrivo dei «costi standard» per le Asl: dovranno verificare i prezzi previsti per l'acquisto di beni e, se risulteranno troppo alti, dovranno avviare una procedura di rinegoziazione. Se non riescono a spuntare un prezzo migliore potranno recedere dal contratto.

pdfRAPPORTO SANITA LA SPESA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE.pdf504.3 KB