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TAGLI ALLA SPESA

Cardinale: drastico taglio ai fondi contro il randagismo

Cardinale: drastico taglio ai fondi contro il randagismo
Da 3,3 mln di euro a meno di 250mila. Il Sottosegretario: ripristinare il fondo appena possibile.

Se per l'anno 2010 la disponibilità per il fondo anti-randagismo era pari a 3,3 milioni di euro, per il 2011 il fondo è stato pari a poco meno di 250mila euro. Sono le cifre emerse nel corso della presentazione della campagna antiabbandono del Ministero della Salute, il 26 giugno scorso. Un drastico taglio dovuto al momento di crisi contingente, ma l'obiettivo del ministero, ha detto il Sottosegretario Adelfio Elio Cardinale, è di "ripristinare il fondo appena possibile".

A ciò si aggiunge poi la mancanza di un monitoraggio costante del fenomeno stesso: la trasmissione delle stime sul randagismo da parte delle regioni al ministero – ha detto - il direttore generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero, Gaetana Ferri, "non è più richiesta ai fini della ripartizione del fondo".

Sono quasi sei milioni i cani di proprietà iscritti all'anagrafe nazionale degli animali d'affezione. Alla popolazione di cani "familiari" si aggiunge poi quella dei randagi, oscillante tra i 500 mila e i 700 mila soggetti. Non tutti gli animali vaganti sono veri randagi ma molti di essi hanno o hanno avuto un proprietario, chiarisce il Ministero della Salute. "Nella maggior parte dei casi - ha evidenziato Cardinale - un cane randagio è un cane che è stato abbandonato. La 'maglia nera' in questo caso spetta alla Campania", dove ci sono circa 66.500 cani randagi, contro, ad esempio, i 500 della Toscana, "anche se i dati sono incompleti. Le amministrazioni comunali devono impegnarsi e collaborare con le istituzioni centrali per colmare" questo 'gap' di informazioni.