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AREZZO

Chiude lo zoo, la Asl: veterinari e CFS hanno competenze diverse

Chiude lo zoo, la Asl: veterinari e CFS hanno competenze diverse
"I servizi veterinari della Asl ed il Corpo forestale hanno competenze diverse". A precisarlo in una nota è la Asl8 di Arezzo dopo le vicende che hanno condotto alla chiusura dello zoo di Poppi.
Il Servizio Veterinario Pubblico precisa in una nota: "Le nostre facoltà di sorveglianza sono limitate unicamente a pericoli di carattere igienico-sanitario".

"A fine dicembre la Asl del Casentino, in seguito ad un controllo, aveva dichiarato che nella struttura non c'erano problemi. Poi un mese e mezzo dopo l'indagine nella procura, scaturita in un blitz della Forestale, Nas e tecnici del ministero, ha rilevato carenza di sicurezza per animali, operatori, visitatori e territorio circostante. Pertanto il prefetto ha ritirato l'autorizzazione per la detenzione di animali pericolosi mentre il titolare dello zoo, che ha una gestione familiare, dovrà svolgere i lavori di ristrutturazione".

Sono queste le parole del comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato, Claudio d'Amico, nel riferire- nei giorni scorsi- gli sviluppi in merito alla chiusura dello zoo di Poppi, in provincia di Arezzo. Lo stesso ha spiegato che "i veterinari che hanno seguito la vicenda, 5 ministeriali ed uno della Forestale, hanno rilevato casi di maltrattamento di animali, dovuto alle cattive condizioni di detenzione. Pertanto il gip del tribunale di Arezzo, su richiesta del pm, il 27 marzo ne ha convalidato il sequestro preventivo. Si tratta di un orso, cinque gatti selvatici e due lupi".

Ma i veterinari della Asl8 hanno voluto precisare che "non c'é alcuna difformità di pareri tra le due amministrazioni, bensì competenze e ruoli diversi che le norme assegnano a ciascuna".

"Le attività svolte dagli zoo sono regolamentate da varie norme che attribuiscono competenze diverse ad altrettanti organi. Al Servizio Veterinario Pubblico sono demandati esclusivamente i controlli sui potenziali pericoli di diffusione delle malattie infettive e dell'insorgenza di inconvenienti igienico sanitari. Mentre le normative vigenti attribuiscono al Corpo Forestale , ai medici veterinari ed ai zoologi specializzati, competenze per i controlli annuali sul benessere animale, sugli aspetti zootecnici, sulla idoneità e sugli atti autorizzativi delle strutture presenti negli zoo, nonché le azioni di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica".

Per gli animali l'ipotesi più probabile è che vengano trasferiti in altre strutture in attesa che lo zoo di Poppi venga adeguato secondo quanto previsto dalla legge 73/2005. Al momento però sono ancora all'interno della struttura casentinese. Se i lavori non saranno effettuati lo zoo non verrà riaperto la pubblico. Intanto per il proprietario le sanzioni ammontano a decine di migliaia di euro. I controlli dello scorso febbraio erano scattati in seguito a segnalazioni, le ultime a fine 2011, presentate in procura dall'Enpa e dal Wwf.