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COMUNICATO STAMPA

ANMVI: Veterinari esposti anche alla criminalità

ANMVI: Veterinari esposti anche alla criminalità
Migliorare il monitoraggio e le azioni di protezione. I dati dell'Osservatorio sono la punta dell'iceberg. I Medici Veterinari sono esposti anche alla criminalità.
(Comunicato stampa ANMVI) - Nella Giornata nazionale dell' educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) esprime innanzitutto solidarietà a tutti i professionisti della salute che hanno subito minacce, aggressioni e violenze fisiche e verbali.

I Medici Veterinari sono una categoria particolarmente vulnerabile ed esposta. Il fenomeno viene sottaciuto o derubricato, nonostante in molti casi si tratti di esposizione alla criminalità. Le cosiddette agromafie, infatti, sono attive in settori di grande rilevanza economico-produttiva, dove si vorrebbe comprimere la tutela sanitaria delle popolazioni animali e della sicurezza alimentare della collettività. Auto in fiamme e proiettili sono solo alcune delle azioni intimidatorie subite dai Medici Veterinari, che non vengono registrati dall’Osservatorio nazionale, malgrado le innumerevoli cronache mediatiche. L’azione di sanità pubblica veterinaria, negli allevamenti e negli stabilimenti di macellazione, richiede attenzioni maggiori e protezioni speciali.

Inoltre, negli ultimi anni, sono aumentati gli episodi di aggressività nelle strutture veterinarie private da parte di clienti violenti. Sono le donne Veterinario a denunciare un maggiore potenziale di rischio e di vulnerabilità. Anche se si tratta quasi sempre di clienti occasionali, questi episodi indicano una esposizione al pericolo, specialmente notturno, che mette a rischio presidi medico veterinari, oltre agli stessi professionisti.

I dati diffusi oggi dall'Osservatorio del Ministero della Salute sono solo la punta dell'iceberg. Un limite di rilevazione che interessa tutte le professioni e che porta a sottostimare il fenomeno.

Le violenze ai Veterinari nei dati dell'Osservatorio