Si è chiusa con 2.200 partecipazioni la prima consultazione sulla compassion fatigue in medicina veterinaria, promossa da ANMVI e Università di Parma.
Al via le elaborazioni dei dati sulla compassion fatigue raccolti da 2.200 Medici Veterinari che hanno partecipato alla prima indagine - su vasta scala- dell'esposizione professionale a situazioni di sofferenza nei pazienti e nei loro proprietari. Il consistente apporto all'indagine consente di concludere la fase di consultazione.
Le compilazioni del questionario, lanciato da ANMVI a luglio, saranno elaborate in forma anonima con l'Università degli Studi di Parma (Dipartimento di discipline umanistiche, sociali e delle imprese culturali - Corso di laurea in psicologia dell'intervento clinico e sociale). Curatori del questionario e della ricerca sono Alessandro Schianchi, Medico Veterinario e Psicologo, e il Professor Alessandro Musetti, Ricercatore di Psicologia Dinamica presso l’Università di Parma.
"Ringrazio i Colleghi che partecipando all’indagine, ci permettono di conoscere meglio i nostri punti di forza, le nostre debolezze e le insidie che si nascondono all’ombra del caduceo- commenta Schianchi- Con la chiusura del questionario online inizierà la fase di elaborazione statistica dei dati, i cui risultati comunicheremo al più presto. Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle. É perché non osiamo farle che le cose sono difficili!"
La ricerca indaga la funzione riflessiva ed emozionale propria delle professioni cosiddette "di aiuto" come la Medicina Veterinaria. I risultati preliminari saranno presentati a novembre, in occasione del prossimo incontro del Gruppo Benessere Veterinario, il 16 novembre a Cremona.