L'OMS non ripeta gli errori di comunicazione fatti con l'influenza aviaria. Contraddizioni nel comunicato stampa del 26 ottobre sulle carni. "Così l’Organizzazione Mondiale della Sanità compromette la sua stessa autorevolezza"- dichiara l'ANMVI in un comunicato stampa.
Il press release dell’OMS sul rischio cancerogeno delle carni è stata "una imprudente e affrettata iniziativa di comunicazione. Il testo, a chi lo legga integralmente e in originale, si palesa contradditorio in più di un passaggio. Le domande e risposte (FAQ) che l’hanno accompagnato risultano ancora più disorientanti circa il senso ultimo dell’operazione mediatica dell’Organizzazione Mondiale della sanità e della sua Agenzia di Ricerca.L’effetto- ampiamente prevedibile e che IARC-OMS non avrebbero dovuto sottovalutare - è stato quello di spianare la strada a messaggi mediatici semplicistici, dannosi e allarmistici".
"Durante la crisi-aviaria, l’OMS amplificando un allarme di pandemia che non si verificò, contribuì a mettere in ginocchio un’intera filiera e a causare difficoltà alle economie di mezzo mondo. Allora fu addirittura il Consiglio d’Europa a chiedere una Commissione d'inchiesta e, nel caso, individuare i responsabili di un procurato allarme. Di recente, l’OMS è stata corretta da esperti e autorità di governo per avere parlato- altrettanto imprudentemente di influenza “suina” nell’uomo, quando i maiali non c’entrano proprio nulla".
Più di un milione di persone e 83 istituzioni mondiali hanno firmato la Carta di Milano, e quindi riconoscono che “il cibo abbia un forte valore sociale e culturale, e non debba mai essere usato come strumento di pressione politica ed economica”. Le autorità scientifiche mondiali dovrebbero sapere che le strumentalizzazioni sono in agguato e quindi evitarle. (comunicato stampa ANMVI)