• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31397

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

SICUREZZA DEI VETERINARI, SI ALLARGA L’OSSERVATORIO

SICUREZZA DEI VETERINARI, SI ALLARGA L’OSSERVATORIO
Si è riunito presso il Ministero della Salute l'Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli operatori sanitari e sull'attività di Medicina Veterinaria pubblica. Nuova composizione allargata ai rappresentanti di altre sigle sindacali. Riorganizzati i lavori e le priorità. Il 22 settembre 2011, presso il Ministero della Salute si è riunito il nuovo "Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli operatori sanitari e sull'attività di Medicina Veterinaria pubblica" istituito con Decreto Ministeriale 4 Agosto 2011, chiesto in primo luogo dai veterinari per affrontare la grave problematica delle aggressioni subite durante l'attività di prevenzione pubblica.

All'ordine del giorno la nuova composizione che è stata allargata ai rappresentanti di altre sigle sindacali oltre al Sivemp. Alla riunione erano presenti i rappresentanti del Ministero della Salute, del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, della FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani).

Con l'allargamento l'Osservatorio entra nella fase operativa, riorganizzando il lavoro e individuando le priorità, una necessità sottolineata da Silvio Borrello, responsabile della Direzione generale della sicurezza degli alimenti del Ministero.

L'Osservatorio dovrà predisporre gli strumenti per passare dalla semplice raccolta di segnalazioni alla creazione di un sistema di prevenzione del fenomeno. Zaccaria Di Taranto, rappresentante COSMeD, ha rimarcato la necessità di imprimere un'accelerazione alle tappe dell'attività dell'Osservatorio, che non deve diventare l'ennesimo organo di controllo dell'operato dei veterinari pubblici.

"Per far si che gli stessi operatori non si sentano soli nel contrasto alle azioni intimidatorie effettuate nei loro confronti - ha dichiarato Francesco Loschiavo, componente della Fp-Cgil Medici e dirigente veterinario presso l'ASP 5 di Reggio Calabria - si è stabilito in primo luogo di dare massima diffusione a un questionario, in fase di completamento, che potrà essere compilato anche in forma anonima e che consentirà all'Osservatorio di catalogare e monitorare i vari eventi".

Tra le ipotesi emerse per arginare il fenomeno quella di affiancare un collega al veterinario che diventi o rischi di diventare bersaglio di atti di violenza o minaccia. In discussione anche la possibile rotazione dei veterinari nei macelli e nelle attività economiche per evitare l'acuirsi di situazioni di pressione potenzialmente pericolose.

Sollecitata anche la creazione e l'operatività di un fondo di garanzia e solidarietà che possa servire ad indennizzare i danni materiali subiti dai veterinari vittime delle aggressioni nell'espletamento delle attività di servizio. Allo studio il modo per finanziare questo fondo, che potrebbe attingere dalle sanzioni comminate dai servizi veterinari stessi.

La riunione si è conclusa con la decisione di riconvocare l'Osservatorio tra una ventina di giorni.