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AVVELENAMENTI, IN ARRIVO LE LINEE GUIDA

AVVELENAMENTI, IN ARRIVO LE LINEE GUIDA
Saranno pubblicate nei prossimi giorni le Linee guida del Ministero della Salute per la corretta applicazione dell'Ordinanza che vieta l'utilizzo e la detenzione di esche e bocconi avvelenati. Il Ministero della Salute alla platea dell'ANMVI: le linee guida rafforzano e agevoleranno il ruolo di tutte le figure con responsabilità d'intervento. Nel corso del seminario "Il medico veterinario nella gestione degli avvelenamenti", organizzato dall'ANMVI il 24 settembre scorso a Montesilvano (PE) è intervenuta la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario annunciando l'emanazione di Linee Guida per la corretta applicazione dell'Ordinanza Ministeriale 18 dicembre 2008 "Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o bocconi avvelenati".

Aprendo i lavori, il direttore generale Gaetana Ferri ha apprezzato "l'attenta partecipazione all'argomento" e l'importanza di sensibilizzare i medici veterinari su un tema che interessa tutto il territorio nazionale. L'esperienza a tre anni dall'emanazione dell'ordinanza, il primo provvedimento ad aver dato organicità a misure frammentate e incomplete, dimostra che ci sono sensibilità di approccio diverse al problema e carenze applicative.

C'è una maggiore propensione a focalizzare il problema sugli animali di proprietà e meno sui randagi "e invece proprio su questi ultimi dovrebbe essercene di più" - ha osservato il Direttore Generale, evidenziando come l'avvelenamento venga addirittura usato come "tecnica di lotta al randagismo" in territori che hanno richiesto l'intervento della task force ministeriale.

Rimarcato il ruolo centrale del veterinario libero professionista, la prima figura a cui il proprietario ricorre in caso di avvelenamento e che sulla base di un sospetto fondato attiva tutti gli interventi conseguenti. Le segnalazioni, benché obbligatorie, sono ancora scarse così come l'invio di cadaveri e campioni, i tempi di analisi da parte degli IZS sono troppo lunghi, i Servizi Veterinari a volte ritardano l'intervento, i Sindaci non si attivano e le Prefetture non fanno adeguato coordinamento sul territorio.

Una serie di carenze, a tutti i livelli di responsabilità, che le Linee guida si propongono di superare fornendo indicazioni utili ad agire con tempismo. Tenere i ritmi di intervento è infatti fondamentale, come ha spiegato la coordinatrice della task force ministeriale Rosalba Matassa, sia ai fini delle indagini che dei provvedimenti conseguenti, dalla repressione del reato alla bonifica dei luoghi interessati dalla presenza di sostanze pericolose per la salute pubblica. "Applicando bene le misure previste- ha aggiunto Rosalba Matassa- è stato possibile condurre buona indagini e arrivare alla condanna, con un effetto mediatico conseguente che agisce da deterrente".

Le rappresentanti del Ministero hanno rimarcato lacune informative fra gli addetti ai lavori e i cittadini, sottolineando la necessità di favorire la conoscenza dell'Ordinanza ministeriale e dei comportamenti utili a prevenire il fenomeno.

L'Ordinanza 18 dicembre 2008,in vigore fino al 2012, verrà prorogata con l'inserimento di alcune disposizioni anticipate dalle Linee guida in via di pubblicazione ufficiale sul sito del Ministero della salute.