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SPERIMENTAZIONE, LA POSIZIONE DELLA GIUNTA LOMBARDA

SPERIMENTAZIONE, LA POSIZIONE DELLA GIUNTA LOMBARDA
La Giunta della Regione Lombardia si impegna affinché per il settore della ricerca ci sia continuità nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie in materia di benessere animale. E' questa la posizione maturata nel corso di un convegno sul futuro della ricerca preclinica. Lo riferisce la SIVAL.

La Giunta si impegna affinché per il settore della ricerca in Lombardia vi sia continuità nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie in materia di benessere animale e contemporaneamente fornisca regole chiare agli operatori del settore in modo da renderli competitivi sul mercato nazionale ed internazionale.

E' questa la posizione ufficiale della Giunta della Regione Lombardia maturata nell'ambito di un convegno organizzato lo scorso 26 maggio dall'EBRA " Il futuro della ricerca preclinica nell'ottica della nuova direttiva 2010/63/EU". Lo riferisce la SIVAL.

Il convegno è stato promosso allo scopo di confrontare l'opinione di ricercatori, medici, associazioni di ammalati ed esponenti delle istituzioni pubbliche sulla necessità della sperimentazione animale, nel rispetto di quanto contemplato nella nuova Direttiva Europea, per l'avvenire della ricerca biomedica, a seguito di due fatti particolarmente gravi che hanno suscitato polemiche e reazioni tra i ricercatori.

Si tratta della presentazione in Regione Lombardia di un Progetto di Legge (Pdl 86) mirante a limitare nella Regione la produzione e l'utilizzo di animali da esperimento e della proposta di introduzione di un articolo, nella predisposizione del Decreto Legislativo per l'attuazione della nuova Direttiva Europea, alquanto restrittivo e penalizzante per la ricerca.

Al convegno è intervenuto anche Francesco Carù, Delegato AISAL e Tesoriere SIVAL che ha sottolineato come sia necessario fare informazione a tutti i livelli per sensibilizzare riguardo l'importanza dell'utilizzo di modelli in-vivo in ricerca biomedica, operando nel pieno rispetto e tutela del benessere animale. Ha inoltre ribadito la necessità di far comprendere come le tecniche cosidette alternative (test "in vitro", cellule/tessuti, modelli matematici, software)pur non potendo ancora essere considerate l'unico passaggio prima della sperimentazione clinica debbano essere promosse come elementi sinergici e complementari per migliorare gli standard di cura e salute dell'uomo, riducendo significativamente il numero di animali utilizzati.