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EQUIDI, MINSAL: AZIONI PER FERMARE MORBO COITALE

EQUIDI, MINSAL: AZIONI PER FERMARE MORBO COITALE
Dopo il caso di Catania, il morbo coitale maligno è stato rilevato in altri due stalloni in un allevamento di Napoli. Il Ministero della Salute annuncia azioni in nove Regioni per arrestare la diffusione della malattia. Controllo per morbo coitale maligno su tutti gli stalloni approvati per la stagione di monta 2011. Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia sono le nove Regioni destinatarie del provvedimento con cui la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha disposto misure suppletive sanitarie di controllo del morbo coitale maligno.

Dopo il caso di Catania, il morbo coitale maligno è stato rilevato in altri due stalloni in un allevamento di Napoli. La correlazione epidemiologia ha spinto il Ministero della Salute a convocare d'urgenza le due Regioni coinvolte e tutti gli enti competenti per definire azioni e isure finalizzate a "comprendere l'estensione del fenomeno e arrestare la malattia".

Il Ministero della Salute sottolinea la "necessità di scongiurare un possibile coinvolgimento del patrimonio equino di altre regioni" e dispone che i Servizi Veterinari delle nove Regioni citate assicurino la vigilanza permanente ed effettuino "per il tramite dei servizi veterinari delele ASL competenti per territorio o di veterinari formalmente incaricati dell'esecuzione dei prelievi, un controllo per morbo coitale maligno su tutti gli stalloni approvati per la stagione di monta 2011, in tempi rapidi entro la fine della stessa, nelle stazioni autorizzate per la monta privata, pubblica, ivi compresi gli Istituti di Incremento Ippico, attraverso un prelievo di sangue" i cui criteri e modalità sono contenute in allegato alla nota ministeriale.

I Servizi Veterinari provvedono alla registrazione delle informazioni relative alle attività di controllo, utilizzando l'applicativo SANAN all'interno del Sistema Informativo Veterinario https:/vetinfo.sanita.it

Allegati
pdf NOTA DELLA DGSA.PDF