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LOMBARDIA, MOZIONE CONTRO CLONI A FINI ALIMENTARI

LOMBARDIA, MOZIONE CONTRO CLONI A FINI ALIMENTARI
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una Mozione concernente la contrarieta' sull'utilizzo a fini alimentari di animali clonati o dei loro derivati. La Mozione è pubblicata sul Bur. Il primo firmatario Colla: modelli agricoli e di allevamento di questo genere risultano totalmente estranei alla nostra cultura.

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una Mozione concernente la contrarieta' sull'utilizzo a fini alimentari di animali clonati o dei loro derivati.

Primo firmatario il consigliere leghista, Jari Colla: "Scelte di questo tipo invadono pesantemente anche la sfera etica e sanitaria; non possiamo dimenticarci che modelli agricoli e di allevamento di questo genere risultano totalmente estranei alla nostra cultura e probabilmente non esenti da rischi. L'ampliamento di queste tecniche di clonazione potrebbe tradursi in un danno irreparabile alla biodiversità animale. In secondo luogo la vastità unica del patrimonio culinario italiano e lombardo dovrebbe portarci a ritenere incettabile qualsiasi tipo di omologazione nel regime alimentare".


Il testo della Mozione, pubblicata sul Bur del 12 aprile:

«il Consiglio regionale della Lombardia premesso che - da più fonti di informazione si apprende che presso le istituzioni europee sia da tempo in corso un serrato dibattito sull'utilizzo a fini alimentari di animali clonati o dei loro derivati; da un lato si troverebbero alcune istituzioni scientifiche, favorevoli alla clonazione a fini alimentari, e dall'altro gran parte della politica europea, che antepone il principio di precauzione ad ogni scelta di tipo commerciale;

considerato che scelte di questo tipo non evidenziano solo implicazioni di tipo commerciale, ma invadono pesantemente anche le sfere etica e sanitaria, peraltro indirizzando gli allevatori verso modelli agricoli estranei alla nostra cultura; la liberalizzazione del consumo di carni derivanti da OGM o clonazione, seppur ammessa in alcuni stati extraeuropei, non si sposa certamente con le politiche della qualità e della sicurezza alimentare a cui sono ormai votate l'Unione europea e, in particolare, l'Italia e la Regione Lombardia; l'ampliamento di queste tecniche di clonazione potrebbe altresì significare un duro colpo alla biodiversità animale, la cui conservazione è un imperativo assoluto;

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale ad avvalersi delle consulenze del Comitato scientifico per le biotecnologie in agricoltura per approfondire il tema oggetto della mozione con particolare riferimento alle conseguenze dell'utilizzo della clonazione nelle produzioni zootecniche;
- a sostenere presso le istituzioni italiane ed europee ogni forma di contrasto alla eventuale immissione di animali clonati, compresi i soggetti discendenti e i derivati, nella catena alimentare umana e animale;
- a informare in via ufficiale tutti i parlamentari nazionali ed europei circa la volontà di Regione Lombardia di sostenere questa importante linea di indirizzo contraria alla clonazione a fini alimentari.''.