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AREA SANITARIA: PRIORITA’ AI RAPPORTI DI LAVORO

AREA SANITARIA: PRIORITA’ AI RAPPORTI DI LAVORO
L'Area Sanità e Salute di Confprofessioni si è riunita nella sede dell'ANMVI per la definizione delle priorità strategiche di medici, veterinari, odontoiatri, psicologi e pediatri. Prioritaria la definizione dei rapporti di lavoro all'interno degli studi professionali. Favorire un processo di integrazione della managerialità privata con il sistema sanitario pubblico. L'Area Sanità e Salute di Confprofessioni si è riunita sabato 19 febbraio a Cremona per la definizione delle priorità strategiche per odontoiatri (ANDI), veterinari (ANMVI), medici (FIMMG), pediatri (FIMP) e psicologi (PLP).

Riunita ai massimi livelli di rappresentanza nella sede dell'ANMVI e forte del recente ingresso della Federazione Italiani dei Medici Pediatri, l'Area Sanità e Salute di Confprofessioni ha individuato nella definizione dei rapporti di lavoro all'interno degli studi professionali una priorità assoluta.

Il Coordinatore dell'Area Sanitaria, Carlo Scotti, si è fatto promotore della creazione di un gruppo di studio che elaborerà proposte per individuare nuovi strumenti normativi e legislativi per regolamentare fattispecie di lavoro professionale ed intellettuale non riconducibili a nessuna delle forme di lavoro subordinato previste dall'attuale diritto del lavoro.

"Dobbiamo partire dal presupposto- dichiara Scotti- che la crisi non mette i giovani professionisti nella condizione di aprire un'attività privata in proprio e che i costi di avvio e di gestione della sanità privata sono molto elevati. A fronte poi di una evoluzione delle libere professioni, la disciplina dei rapporti di lavoro è rimasta inadeguata. Lavoriamo con il massimo spirito di collaborazione verso il Ministero del Lavoro, che è già consapevole di questa lacuna e della necessità di individuare un welfare specifico per gli studi professionali".

"Non possiamo accettare - prosegue Scotti- che i rapporti fra un libero professionista e uno studio professionale siano confusi con il lavoro subordinato o peggio con il lavoro mascherato solo perché mancano gli strumenti giuridici per riconoscere che il libero professionista che esercita stabilmente per uno studio professionale è e rimane un professionista autonomo, con una propria autonomia intellettuale non subordinabile ad una logica datoriale di vecchio stampo. I paradigmi tradizionali sono superati".

"Quello che cerchiamo di intraprendere con il Ministero del Lavoro- dichiara Scotti- è un percorso virtuoso, foriero di sbocchi occupazionali e una risposta urgente a forme di parasubordinazione e di indecoroso trattamento della prestazione lavorativa intellettuale. Confprofessioni si è già dotata di un CCNL specifico per il personale dipendente, colmando un vuoto nella disciplina dei contratti di lavoro, sono certo che saprà individuare anche una fattispecie normativa per i rapporti fra liberi professionisti".

La regolamentazione dei rapporti di lavoro fra professionisti all'interno degli studi professionali si inserisce in un contesto propositivo più ambizioso, allargato alla ridefinizione dei rapporti Pubblico-Privato in sanità. Tutte le libere professioni sanitarie hanno sviluppato progetti di integrazione sanitaria per sopperire alle lacune del sistema sanitario nazionale e rispondere a una domanda di salute in crescita da parte dei cittadini.

L'Area Sanità e Salute di Confprofessioni- conclude Scotti si sta facendo interprete di una visione manageriale della sanità che attraverso una virtuosa integrazione con il Privato permetta al Pubblico di avvantaggiarsi di una sussidiarietà in grado di rafforzare i sistemi Welfare o addirittura individuarne di innovativi come il cosiddetto welfare contrattuale".

"Queste sinergie sono già richieste a tutti i singoli settori della sanità e Confprofessioni sta dando risposte unitarie, mettendo a frutto l'esperienza di medici di famiglia, odontoiatri, psicologi, veterinari e pediatri per la definizione di proposte innovative a sostegno del diritto alla salute dei cittadini".

 

Allegati
pdf DiVico_ProgettoConfederale_Corsera.pdf