Le motivazioni della richiesta si basano sulla considerazione che le attività zootecniche in questi settori potrebbero beneficiare in competitività e abbattere la dipendenza della UE dall'importazione di proteine vegetali dai Paesi Terzi.
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, a margine del Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura e della Pesca Ue ha ribadito la posizione dell'Italia: "Si tratta di un argomento estremamente delicato non solo dal punto di vista politico, ma anche per le ripercussioni sulle produzioni alimentari nell'Unione europea e per il forte impatto che esso ha sull'opinione pubblica".
"Occorre perciò una seria riflessione su questo tema prima che qualsiasi linea d'azione possa essere intrapresa. Ogni nuova proposta dovrà essere basata su solidi criteri scientifici. Non dimentichiamo che, per l'appunto, fu l'uso improprio di proteine derivate dagli animali e poi utilizzate come mangimi la causa principale della diffusione dell'encefalopatia spongiforme bovina, il cosiddetto morbo della mucca puzza, che ha generato enormi danni, compresi quelli di natura economica, per l'intera zootecnia dell'Unione europea".
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