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ABBANDONO ANIMALI: I NEGOZI NON SONO UNA MINACCIA

ABBANDONO ANIMALI: I NEGOZI NON SONO UNA MINACCIA
La minaccia numero uno nella lotta agli abbandoni di cani e gatti è rappresentata non dai negozi, ma da chi li vende attraverso annunci. Così Virgilio Camillini, presidente nazionale AISAD riferendosi all'appello lanciato nei giorni scorsi dall'associazione Aidaa contro l'acquisto di animali nei negozi nel periodo di Natale, per il rischio che il 40% venga poi abbandonato. Marco Melosi (ANMVI) "acquistare un animale in un negozio non è rischioso".

In riferimento all'appello lanciato nei giorni scorsi dall'Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente (Aidaa) contro l'acquisto di animali nei negozi nel periodo di Natale, per il rischio che il 40% venga poi abbandonato, è inutile fare del "terrorismo gratuito contro la categoria dei negozi, che invece da anni si è distinta favorendo le adozioni, le vendite consapevoli, la tracciabilità, il marcaggio e l'iscrizione all'anagrafe dei 'pet', contribuendo a combattere gli abbandoni".

A sostenerlo è Virgilio Camillini, presidente nazionale dell'Associazione italiana imprese settore animali domestici (Aisad), aderente a Confesercenti.
La minaccia numero uno nella lotta agli abbandoni di cani e gatti è rappresentata non dai negozi, ma afferma Camillini "da chi li vende attraverso annunci e in nessun caso dà possibilità di verificare una sede fissa, ispezionabile e con un responsabile identificabile: queste pratiche purtroppo oggi in Italia detengono l'80% del mercato sommerso, senza garantire una tracciabilità fiscale, igienico-sanitaria e dei documenti dei cuccioli".


"Inoltre, secondo un'indagine Swg-Aisad-Confesercenti su canali e modalità di acquisto - ribadisce - i negozi di animali italiani sono risultati i più affidabili per iscrizione dei cuccioli all'anagrafe, per informazioni date agli acquirenti sulla cura, sull'igiene e sull'alimentazione e per l'assistenza dopo l'acquisto. Infine, bisogna ricordare che meno della metà degli oltre 5.000 negozi di animali italiani tratta 'pet' vivi: si vendono infatti soprattutto alimenti e accessori".

A sostenerlo è anche Marco Melosi, Vicepresidente ANMVI, secondo cui "salvare un animale dal canile è certamente una scelta generosa ma acquistarlo in un negozio non è rischioso, anzi". "In questi punti vendita - prosegue - il cucciolo viene sempre microchippato prima di consegnarlo e comunque i veterinari liberi professionisti che poi visitano l'animale controllano la presenza del dispositivo per il riconoscimento. A preoccupare, infine, non sono gli abbandoni dei cuccioli, bensì quelli dei cani adulti e spesso anziani".

L'Aisad sottolinea infatti che nell'appello Aidaa "si parla di un enorme numero di abbandoni di cuccioli, circa 150mila cani, e che dopo qualche mese il 40% di questi si trova senza padrone. E si continua a dire che queste sono le ragioni per cui si chiede di evitare l'acquisto negli esercizi commerciali. Ma in pochissimi casi gli abbandoni sono riferiti a cuccioli, bensì sempre ad animali adulti, sprovvisti di microchip e non iscritti all'anagrafe canina: è palese che chi commette tale vile azione di abbandono non lo può certamente fare con animali regolari con una immediata tracciabilità e responsabilità del proprietario" conclude l'associazione. (Fonte: Adnkronos Salute)