VETERINARIA, SPEREQUAZIONI NELL’ACCESSO ALLA LAUREA
Il sistema di selezione per l'ammissione ai Corsi di laurea a numero programmato non funziona. Un indicatore di criticità è l'eccessiva differenza nel punteggio di ammissione fra le varie sedi universitarie. Il Ministero dell'Università sta valutando i correttivi. Sperequazioni anche a Veterinaria. Troppe sperequazioni fra le sedi universitarie in fatto di accesso ai corsi di laurea a numero programmato. Un indicatore di criticità è l'eccessiva differenza nel punteggio di ammissione fra le varie sedi universitarie. I dati sono riportati dal Sole 24 Ore e rappresentano la base di lavoro degli esperti del Ministero dell'Università.
Le differenze nel punteggio di ammissione esistono anche ai corsi di laurea in Medicina Veterinaria. Visto che i test sono decisi su scala nazionale, si sarebbe portati ad attribuire gli insuccessi a divari di preparazione fra regione e regione; in realtà, le facoltà, specie quelle più ambite, non richiamano solo gli studenti del bacino regionale.
Per superare le differenze e al tempo stesso introdurre un ulteriore criterio di qualità, il Miur sta vagliando l'ipotesi di valutare un punteggio minimo al sotto del quale lo studente non sarebbe ammesso. In questo modo verrebbero privilegiate, in termini di iscritti, le facoltà migliori.
Per superare il test di ingresso alle università non esiste un punteggio minimo prefissato: occorre che il tuo risultato al test di ammissione superi una certa soglia determinata dall'operato degli altri candidati per la stessa sede. I posti disponibili variano a seconda dell'ateneo. Per questo motivo è importante il rapporto tra il numero di posti disponibili e i punteggi minimi realizzati dai candidati ammessi.
Le prove per l'ingresso a veterinaria si terranno nelle sedi di Facoltà il 6 settembre.