Favorire l'inserimento dei giovani under 30 nel mondo del lavoro attraverso l'apprendistato. Regione Sardegna, sindacati, associazioni imprenditoriali e di categoria, assieme a Confprofessioni, hanno siglato il 16 luglio scorso il "Protocollo d'intesa per il sistema degli apprendisti della regione Sardegna".
Favorire l'inserimento dei giovani under 30 nel mondo del lavoro attraverso l'apprendistato. Regione Sardegna, sindacati, associazioni imprenditoriali e di categoria, assieme a Confprofessioni, hanno siglato il 16 luglio scorso il "Protocollo d'intesa per il sistema degli apprendisti della regione Sardegna" che vuole essere un primo passo concreto per rendere operativo in tempi strettissimi un contratto di lavoro a carattere formativo. Il tavolo tecnico convocato il 21 luglio dall'assessore regionale al Lavoro e occupazione, Francesco Manca, ha dettato le prime linee guida del percorso che porterà la direttiva apprendistato in Sardegna.
L'obiettivo della Regione è quello di far partire i bandi per la formazione entro settembre, ma prima le parti dovranno far pervenire le loro osservazioni entro la fine di luglio, in modo da permettere la pubblicazione della direttiva alla fine di agosto. "È un evento storico per i professionisti" afferma Susanna Pisano, presidente di Confprofessioni Sardegna "che mai si sono occupati, nelle vesti di datori di lavoro, di apprendistato. È un fattore nuovo e importante che potrà consentire agli studi di aprire una nuova frontiera nelle dinamiche del lavoro dipendente per la crescita e lo sviluppo del comparto". Il Protocollo regionale mira a dare una risposta concreta alla disoccupazione giovanile e alla difficoltà di acceso al mercato del lavoro da parte dei giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni, estendendo la formazione al maggior numero di giovani apprendisti assunti attingendo ai fondi statali ed europei.
Per facilitare la formazione interna alle aziende e agli studi professionali il protocollo prevede l'introduzione di servizi di assistenza tecnica e consulenza nella redazione dei piani formativi, nella certificazione delle competenze e promuovendo inoltre adeguate forme di raccordo con gli enti bilaterali. E saranno proprio gli enti bilaterali a svolgere un ruolo centrale nella promozione e nel monitoraggio della formazione negli apprendisti, nella validazione dei piani formativi individuali degli apprendisti.