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BSE, MINSAL CONFERMA SICUREZZA DEGLI ALLEVAMENTI

BSE, MINSAL CONFERMA SICUREZZA DEGLI ALLEVAMENTI
Se confermato dall'autopsia, il caso di Creutzfeldt-Jakob variante diagnosticato in una donna di Livorno sarebbe il secondo riscontrato in Italia. Reazioni pressoché unanimi delle istituzioni e dei produttori nel considerarlo "eredità del passato". Il Codacons chiede controlli sulle carni importate. La Commissione Europea sta mettendo a punto la nuova Animal Health Law.

E' aperto il dibattito comunitario "farine animali sì farine animali no" nell' alimentazione di suini, pollame e pesce. Mentre si affina la strategia 2010-2015 per la sanità animale, il caso di Creutzfeldt-Jakob variante non desta allarmi ma conferma l'orientamento verso il rafforzamento della biosicurezza e della rete di epidemiosorveglianza, due aspetti sottolineati a chiare lettere da ANMVI e SIVAR nel partecipare alla consultazione europea sulla futura Animal Health Strategy.

Il caso della donna livornese, se confermato dopo l'autopsia, sarebbe il secondo riscontrato in Italia dopo il primo del 2009. Lo si ritiene legato ad un'infezione occorsa prima dell'introduzione del divieto di utilizzo delle farine di carne per l'alimentazione dei bovini, risalente a dicembre del 2000. Solo dopo l'autopsia potrà tuttavia dirsi confermato.

La malattia di Creutzfeldt-Jakob variante è causata dall'esposizione all'agente dell'encefalopatia spongiforme bovina (BSE) in seguito al consumo di cibo infetto. Maurizio Pocchiari dell'ISS, responsabile del "registro per la mucca pazza" conferma che la malattia ha almeno dieci anni di incubazione e che il caso livornese "è sicuramente avvenuto prima del 2000".

Il Ministero della Salute e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali giudicano le attuali misure normative e di gestione vigenti in Italia idonee a garantire la sicurezza degli allevamenti italiani e non ritengono quindi opportuno dover assumere nuove misure precauzionali. Assocarni: "l'incidenza della malattia è praticamente scomparsa negli animali e le misure in vigore eliminano tali possibilità". Coldiretti parla di "eredità del passato", mentre il Codacons chiede "controlli stringenti sulle partite di carne che entrano nel nostro Paese".