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CASSAZIONE, IL RANDAGIO IN STRADA E’ UN ILLECITO

CASSAZIONE, IL RANDAGIO IN STRADA E’ UN ILLECITO
Il Comune deve risarcire l'anziano aggredito da un cane randagio. Le norme di legge sul randagismo impongono alle amministrazioni comunali di assumere, tramite le Asl, i provvedimenti per evitare che gli animali randagi arrechino disturbo. L'indebita presenza di un randagio per le vie cittadine è un "illecito". La Corte di appello di Napoli aveva escluso al responsabilità del Comune di Roccamonfina per omessa adozione di provvedimenti contro il randagismo, rilevando che l'anziana aggredita da un cane vagante era caduta, rompendosi un femore, non per l'aggressione del cane ma nel tentativo di difendersi.

La Cassazione non è dello stesso parere e con una sentenza depositata il 28 aprile 2010 ha stabilito che " la Corte d'Appello escludendo la responsabilità del Comune è incorsa nella violazione delle norme di legge sul randagismo, che impongono ai Comuni di assumere provvedimenti per evitare che gli animali randagi arrechino disturbo alle persone, nelle vie cittadine, violazione aggravata dalla circostanza che vi erano state diverse segnalazioni della presenza dell'animale randagio, da parte della cittadinanza".

Inoltre la piccola taglia dell'animale coma la tarda età dell' aggredito non rilevano ai fini del risarcimento. Infatti anche le persone anziane devono poter circolare sul territorio pubblico, senza essere esposte a situazioni di pericolo, ed in particolare a quelle che l'ente pubblico è espressamente obbligato a prevenire, attraverso le ASL, quali il randagismo.

Allegati
pdf LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE.pdf