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CONSIGLIO UE: DISCUTERE SU ANIMAL WELFARE LABELLING

CONSIGLIO UE: DISCUTERE SU ANIMAL WELFARE LABELLING
Non esiste una legislazione europea sull'etichettatura degli alimenti che riporti indicazioni sul benessere degli animali produttori. La Commissione Europea ha proposto di elaborarla. Ma per il Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura è necessario un dibattito interistituzionale. Esperienze di etichettatura sono già presenti nel Regno Unito, Francia e Germania. Il 22 febbraio il Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura Europei ha concluso a favore di una discussione interistituzionale in fatto di "animal welfare labelling". Da tempo la Commissione Europea ha proposto di dare una veste legislativa alla diffusa richiesta dei consumatori di trovare indicazioni sul benessere degli animali sulle etichette dei prodotti di origine animale.

Il Consiglio europeo ha ritenuto che la Commissione Europea debba disporre di ulteriori riflessioni prima di adottare una strategia politica e di approfondire il tema insieme alle istituzioni comunitarie, in particolare con il Parlamento Europeo, il Consiglio stesso e il Comitato Economico europeo. Il Consiglio ha sottolineato che dal dibattito politico dovranno scaturire proposte concrete sulle quali basare i futuri orientamenti politici.

La Commissione Europea propone anche di creare una rete europea di centri di referenza per la tutela e il benessere animale.

La maggioranza dei ministri ha espresso una preferenza per un sistema di etichettatura volontaria benessere degli animali piuttosto che per un regime obbligatorio. Molti ministri hanno sostenuto l'idea di un sistema informativo per un "European production model" nel suo insieme, piuttosto che avere un sistema informativo separato per ogni standard. Alcuni ministri hanno suggerito un approccio step-by-step, introducendo in una prima fase i sistemi di informazioni separate per alcuni standard fondamentali e creando, se sarà il caso, in una fase successiva un sistema di nuove informazioni per gli altri standard».

«Con questo dibattito - ha detto il ministro spagnolo dell'ambiente e dell'ambiente rurale e marino, Elena Espinosa - intendiamo da una parte migliorare l'informazione disponibile per i consumatori di fronte ai modi di produzione dell'Unione europea e dall'altra parte permettere agli allevatori di avere entrate garantite e giuste, in funzione di alcune esigenze specifiche relative ai metodi di produzione dell'Ue».

La questione viene affrontata anche dalla riunione dei ministri dell'agricoltura dell'Ocse che si svolge a Parigi il 25 e 26 febbraio e poi sarà esaminata all'interno della futura Politica agricola comune (Pac) e ri compresa nelle misure di gestione del mercato che saranno messe in opera dopo il 2013.

 

Allegati
pdf ANIMAL WELFARE LABELLING.pdf
pdf DOCUMENTO DI SINTESI DELL'IMPATTO DELL'AWL.pdf