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LA VETERINARIA E' ENTRATA NEL GRUPPO STRATEGICO OMS

LA VETERINARIA E' ENTRATA NEL GRUPPO STRATEGICO OMS
L'Organizzazione mondiale della sanità ha istituito due gruppi di lavoro per sorvegliare l'andamento del virus dell'influenza A/H1N1 e intercettare sul nascere eventuali mutazioni. Nel gruppo di indirizzo strategico dell'Oms, per la prima volta, è entrato un medico veterinario: l'italiana Ilaria Capua. Il virus dell'influenza A/H1N1 continua a non destare preoccupazione di per se', ma l'attenzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms) si sta concentrando sul rischio che il virus possa mutare. La preoccupazione e' che entri in contatto con altri virus influenzali, magari piu' aggressivi come l'H5N1 dell'influenza aviaria, e che il risultato sia un virus piu' aggressivo. ''E' molto importante continuare a tenere d'occhio il virus'', ha osservato la virologa Ilaria Capua, direttrice del Centro di riferimento per l'Aviaria per la Fao e l'Oie presso l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie. Rientrata recentemente dagli Stati Uniti, dove per tre mesi ha lavorato come consulente dei Centri per il controllo delle malattie (Cdc) per le infezioni di origine animale, Capua e' stata chiamata dall'Oms a far parte di due gruppi di lavoro istituiti per controllare l'andamento del virus.

Obiettivo dei due gruppi di lavoro dell'Oms e' sorvegliare l'andamento del virus per intercettare sul nascere eventuali mutazioni. Il primo, ha spiegato la virologa, e' un gruppo di indirizzo strategico del quale, per la prima volta fa parte un veterinario; il secondo studia l'influenza a livello globale, compresa l'interfaccia uomo-animale.

Per l'esperta bisogna tener presente che questo virus, nato nei maiali, ''preferisce l'uomo come ospite, ma non ha perso la capacita' di infettare i maiali. E' importante considerare questo perche' nei suini circolano molti altri virus, con i quali l'H1N1 potrebbe riassortirsi''. I maiali sono infatti il laboratorio naturale in cui si combinano i virus influenzali e percio' meritano controlli costanti.

Contrariamente a quanto accade nei maiali, i tacchini non si sono infettati con il virus H1N1 nella ricerca coordinata da Ilaria Capua e pubblicata in questi giorni su Eurosurveillance. Noti per essere gli animali piu' ricettivi ai virus influenzali, ''i tacchini non possono albergare il virus H1N1: Non costituiscono percio' un pericolo negli scambi internazionali di carni e uova''. Nessun pericolo nel consumo di carni neppure per i polli ne' per il maiale. In questi ultimi, infatti, il virus H1N1 resta localizzato nelle prime vie respiratorie.

E' possibile che alcune persone siano colpite contemporaneamente dal virus H1N1 e da altri virus influenzali, piu' miti come quello dell'influenza stagionale ma anche piu' aggressivi come l'H5N1. Quest'ultima eventualita' e' piu' facile nei Paesi in via di sviluppo, dove ci sono fasce di popolazione piu' esposta al rischio di infezione per le scarse misure igieniche e per il diretto contatto con animali.

La Gisaid (Global Initiative on Sharing All Influenza Data) è la banca dati voluta da Ilaria Capua per riunire le mappe genetiche di tutti i virus influenzali, animali e umani, in circolazione. Grazie alla banca e' stato possibile avere la mappa genetica del virus A/H1N1 in tempi rapidissimi. Dopo qualche problema economico, la banca e' finanziata adesso dal governo tedesco e gestita dall'istituto Max Planck.(ANSA).