I veterinari abruzzesi devono essere inseriti nel circuito delle attività post-emergenza, sia nei confronti degli animali da compagnia che di quelli da reddito. Dal volontariato si passi a forme di convenzione, con sostegni alle cure veterinarie per i proprietari sfollati. Anmvi scrive al Ministro Sacconi e al Sottosegretario Martini.
Convenzioni con i veterinari liberi professionisti al servizio dell'emergenza e cure veterinarie di base rimborsate ai proprietari sfollati.
E' la richiesta inviata dall'Anmvi al Ministro della Salute Maurizio Sacconi e al Sottosegretario Francesca Martini: "il volontariato deve lasciare il posto all'esercizio della professione in condizioni di sostegno economico adeguato- scrive l'Anmvi- garanzie di qualità della prestazione, corretta gestione del farmaco veterinario da assicurarsi nella disponibilità e nell'impiego esclusivamente ad opera del medico veterinario. E' necessario- ripristinare un sistema di garanzia e di tracciabilità delle prestazioni e delle dispensazioni da erogare a fronte di stime ufficiali sulla popolazione animale e dei proprietari sfollati".
La nota insiste sulla necessità di affidare ai veterinari abruzzesi le attività professionali: "Devono tornare a lavorare sul loro territorio i medici veterinari abruzzesi, tanto i colleghi di sanità pubblica che i privati, secondo le indicazioni della Protezione civile e del coordinamento veterinario d'emergenza affidato all'Izs di Teramo. L'improvvisazione rischia di aprire falle di abusivismo, di interventi non controllati e non garantiti".
"Non c'è più bisogno di altro personale veterinario in Abruzzo - i colleghi del territorio sono sufficienti e in grado di esercitare azioni di sanità pubblica e di sanità animale. Gli arrivi, anche estemporanei e da ogni parte d'Italia, si giustificavano nei primi giorni del disastro, ma ora il sistema veterinario abruzzese, e aquilano in particolare, deve organizzare la seconda fase dell'emergenza in maniera non burocratica, ma più ordinata, regolamentata e remunerata. E' il primo passo per la ricostruzione della normalità e della professione".
I colleghi dell'Aquila sono ancora a disposizione delle tre principali strutture veterinarie d'emergenza presenti in loco, il campo tenda di S. Vittorino (Ordine dei Medici Veterinari dell'Aquila), quello di Piazza D'Armi (Facoltà di Teramo) e quella di Villa Sant'Angelo (Protezione civile, Regione Emilia Romagna).
"Non è più pensabile- scrive l'Anmvi reclutare medici veterinari liberi professionisti che hanno perso la struttura o la casa, quando non entrambe, in condizioni di gratuità".
L'Anmvi chiede al Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali un piano di sostegno economico e fondi espressamente destinati al ristabilimento delle attività veterinarie dei territori colpiti dal sisma, prevedendo azioni di medio termine anche per i proprietari in condizioni di emergenza economica e di precarietà socio-economica.