Circa 12 milioni di animali sono usati ogni anno per la ricerca scientifica in Europa. L'obiettivo è di ridurre questa cifra e di rafforzare le basi etiche della sperimentazione, anche ricorrendo a test alternativi.
Allo scopo, la Commissione Europea ha predisposto una proposta di Direttiva sulla quale si è pronunciata la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, votando in larga maggioranza il documento dell'europarlamentare inglese Neil Parish: si bandisce l'uso di primati minacciati dal rischio di estinzione con la sola eccezione dell'impiego in ricerche finalizzate alla loro conservazione, ma si fa presente il rischio che una drastica riduzione nel ricorso a primati potrebbe penalizzare la ricerca europea a vantaggio di quella americana ed asiatica, dove le norme sul benessere animale sono meno rigorose. I deputati della Commissione Agricoltura hanno quindi consegnato all'assemblea plenaria del prossimo mese una risoluzione che chiede all'Europarlamento di votare a favore di una Direttiva più equilibrata, che permetta alla ricerca medica di continuare a progredire.
Neil Parish ha invitato i colleghi deputati a riflettere sull'attuale stadio delle ricerche contro il cancro, la sclerosi multipla e l'Alzheimer e sul freno che un eccessiva restrizione nell'impiego di primati avrebbe su questi studi.
Allegati |
PROPOSTA DI DIRETTIVA SULLA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI UTILIZZATI A FINI SCIENTIFICI.pdf |