Per il Comitato economico e sociale europeo il livello di sicurezza di alimenti e mangimi è notevolmente aumentato. Quello che serve ai proprietari di animali da compagnia è un'adeguata informazione. Proteggere gli allevatori da possibili perdite finanziarie. Doveroso osservare il principio di precauzione. Il
Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha accolto favorevolmente la
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull'immissione sul mercato e sull'uso dei mangimi COM(2008) 124 def. ¬ 2008/0050. E' una esigenza universalmente riconosciuta quella di semplificare, razionalizzare e migliorare l'efficienza amministrativa del settore dei mangimi per animali, tenendo fermi tutti gli obblighi derivanti dagli altri regolamenti comunitari in materia, incluso il regolamento (CE) n. 882/2004 che stabilisce le norme dei controlli ufficiali e assegna all'Ufficio alimentare e veterinario (UAV) della Commissione il compito di garantire la corretta applicazione della legislazione.
Il CESE ha accompagnato l'approvazione della proposta di regolamento con una serie di osservazioni, la prima delle quali è che "il livello di sicurezza di alimenti e mangimi è notevolmente aumentato grazie alla nuova legislazione alimentare generale al regolamento sull'igiene dei mangimi e alle relative misure di applicazione. Il miglioramento del sistema di tracciabilità e l'introduzione del principio HACCP (analisi dei pericoli e punti critici di controllo) nelle imprese del settore garantiscono in linea di massima una maggiore sicurezza dei mangimi".
Il nuovo regolamento proposto conferisce maggiore libertà e responsabilità agli operatori del settore dei mangimi: «incombe al fabbricante di mangimi la responsabilità delle indicazioni dell'etichettatura e dell'obbligo di presenza e esattezza del loro contenuto». E' una previsione che il Comitato sottolinea fra le osservazioni particolari, annotando che "gli operatori del settore dei mangimi che per la prima volta introducono un mangime nel mercato europeo e che utilizzano prodotti importati da paesi extracomunitari devono sottostare ad adeguati controlli volti a comprovare che le importazioni rispondono agli stessi standard imposti alle materie prime prodotte all'interno dell'UE".
L'acquirente di mangimi per animali, vale a dire l'allevatore, secondo il CESE deve essere adeguatamente protetto dalle perdite finanziarie, sociali ed economiche conseguenti ad eventuali danni. Le relative disposizioni devono pertanto essere adottate nel quadro di uno strumento giuridico specifico in relazione alla responsabilità nei settori degli alimenti e dei mangimi, nonché su sistemi affidabili di garanzie finanziarie nel settore dei mangimi.
Quello che serve invece ai proprietari di animali da compagnia è "un'adeguata informazione sul cibo di maggior qualità per i loro animali piuttosto che un elenco degli ingredienti. È altresì importante stabilire le quantità corrette di mangimi da somministrare a determinati animali da compagnia e precisare se si tratta di un integratore alimentare o di un mangime completo.
Dato l'aumento della domanda mondiale di proteine, è inoltre indispensabile incrementare in modo massiccio gli investimenti a favore della ricerca e dello sviluppo nel settore dei mangimi. nonché su sistemi affidabili di garanzie finanziarie nel settore dei mangimi. In questo settore è doveroso osservare il principio di precauzione
L'uso di farine di carne ed ossa, utilizzabili negli alimenti per animali da compagnia, non deve in nessun caso essere autorizzato per nutrire ruminanti destinati alla produzione di alimenti. La proposta di regolamento in esame non suggerisce del resto alcun cambiamento nell'uso di tali farine, dato che la questione non rientra nel suo campo di applicazione e dovrà invece essere discussa nel quadro della proposta di regolamento recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano.
Con il parere favorevole del CESE l'adozione del nuovo Regolamento è prevista entro l'anno.