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MODICA, E’ SCONTRO TRA MARTINI E IL SINDACO

MODICA, E’ SCONTRO TRA  MARTINI  E IL SINDACO
Il sottosegretario Martini risponde alle accuse di aver lasciato sola l'amministrazione comunale: il sindaco, ha detto "non si è trovato solo: ho inviato immediatamente sul posto il nucleo operativo del Nas e i servizi veterinari del ministero in contatto con le Asl. E' il momento per la Sicilia di fare, dopo decenni di assenza in materia, delle serie politiche di tutela dell'incolumità pubblica". L'episodio del bambino morto e della turista tedesca aggredita dai cani nel Ragusano "nasce da un fatto non strettamente attinente al randagismo: i cani erano di proprietà, ed erano stati affidati da organi dello Stato in custodia a un signore che non era in grado di badare a loro". Lo spiega il sindaco di Modica, Antonello Buscema, nel corso della trasmissione "Insieme sul due" di Rai Due. "E' successo nel territorio del comune limitrofo - spiega il sindaco - dopo le denunce i cani sono stati affidati in custodia giudiziaria di nuovo a quel signore".

Il sindaco denuncia che i comuni "hanno le competenze ma non hanno i fondi" per gestire il problema, "gli enti delegano competenze ai comuni, che poi non hanno le risorse: la precedente amministrazione ha ricevuto un finanziamento di 25mila euro con cui è stato attivato un ambulatorio veterinario insieme con la Asl. Il comune aveva presentato un progetto a norma di legge che garantiva il benessere degli animali per una richiesta di finanziamento di 1 milione e 250 mila euro e il ministero ne diede 50mila".

Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini in diretta ha risposto che "per quel finanziamento concesso dal ministero con fondi aggiuntivi non è mai stata completata l'istruttoria: si evidenzia un immobilismo dell'amministrazione". Secondo il sottosegretario, "se si fa una progettazione, che deve essere coordinata con la regione che ripartisce fondi regionali e ministeriali, deve essere consona alle possibilità e risorse del comune".

L'ordinanza disposta dal sindaco, dice la Martini, è "in contrasto con tutte le leggi vigenti, un pasticcio giuridico: si possono abbattere cani di comprovata pericolosità solo attraverso un un provvedimento dopo che è stata evidenziata. Se non erano provvisti di microchip come è stato possibile identificare gli aggressori? Ci sonodei protocolli fissati dalla legge che devono avvenire in un contesto di legalità e sotto l'osservazione del medico veterinario".

L'ordinanza è motivata dal controllo del territorio, ha spiegato Buscema: dopo 48 ore ha fatto un'ordinanza "non di abbattimento, ma in cui chiede alla protezione civile e vigili urbani di fare vigilanza sul comune limitrofo". "Ho fatto richiesta al servizio veterinario per capire se fosse in grado di catturare i cani, ma non ho avuto risposta. Ho chiesto a prefetto, ministero della Salute e procura se la situazione fosse sotto controllo, perchè ufficiosamente mi risultava che cani scorrazzassero indisturbati. Ho fatto l'ordinanza anche in forma provocatoria".

Il sottosegretario Martini risponde alle accuse di aver lasciato sola l'amministrazione comunale: il sindaco, ha detto "non si è trovato solo: ho inviato immediatamente sul posto il nucleo operativo del Nas e i servizi veterinari del ministero in contatto con le Asl, ero in contatto con il prefetto di Ragusa, l'assessore alla sanità della regione e il ministro Maroni, perchè non si avviasse un atto non conforme alle legge, in prospettiva di una mattanza indiscriminata di tutti i cani. E' il momento per la Sicilia di fare, dopo decenni di assenza in materia, delle serie politiche di tutela dell'incolumità pubblica".(Apcom)

L'ordinanza del sindaco di Modica che autorizza l'abbattimento di cani pericolosi ''e' un pasticcio giuridico. Gli serve una foglia di fico da dare in pasto ai giustizialisti''. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini. ''Il sindaco di Modica - ha detto Martini - vorrebbe insistere con la mattanza per dare l'impressione ai suoi elettori di occuparsi del problema quando invece i fenomeni di cani riuniti in branco sul suo territorio ci sono fin da agosto con fattori di rischio comprovati da denunce''. ''I cittadini di questo paese - ha continuato Martini - ben altro si aspettano da amministratori coscienziosi. E' inaccettabile che oggi un genitore si veda strappare un figlio in una condizione di degrado del territorio come quella che si e' verificata in quel contesto''. ''Confermo - ha concluso Martini - la mia fiducia nell' assessore alla Sanita' della Regione Sicilia, Massimo Russo, uomo di legge e uomo illuminato''. (ANSA).