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MODICA, CATTURATA LA CAGNA CAPOBRANCO

MODICA, CATTURATA LA CAGNA CAPOBRANCO
Catturata stamattina la cagna capobranco "assassina". Da Sciclinews:"La cagna ha mangiato il mangime con anestetico e poi è stata catturata col cappio". Il sindaco di Ragusa definisce «un atto di grave irresponsabilità del governo l'ordine di bloccare il piano di abbattimento dei randagi pericolosi". Pronta l'ordinanza pro abbattimento del Sindaco di Modica. Alle 12 meno cinque gli uomini della cooperativa Maia, guidati da Sergio Damante, hanno catturato la cagna capobranco assassina. La cagna ha mangiato il mangime con anestetico e poi è stata catturata col cappio.Altri tre cani, suoi cuccioli, definiti pericolosi, stanno subendo in questi minuti l'effetto anestetico. La cagna ha un'età di circa tre anni. E' nera, magra, come i cuccioli. Un quarto cane, di colore beige, ha mangiato anestetico ed è tenuto d'occhio a distanza.

Il procuratore della Repubblica di Modica Domenico Platania ha declinato ogni responsabilità sulla tragedia di Sampieri. Lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa che s'è tenuta questa mattina «Ero del tutto all'oscuro- ha detto Platania ai giornalisti- perché fuori sede. Dagli atti che ho visionato non c'è nessuna responsabilità. Da un controllo dell'Ausl effettuato a casa di Giglio, proprietario dei cani, nel settembre scorso, era risultato tutto a posto. Chi ha responsabilità pagherà>. Queste le parole del procuratore. Spetterà adesso all'Ausl, chiamata in causa, chiarire come stanno le cose in merito alla tragedia. Ci sarà qualche responsabile che ha provocato la morte di un bambino di 9 anni, il ferimento di un altro di 10, ricoverato al «Maggiore» di Modica in condizioni stazionarie, il ferimento di una donna di 72 anni e di una turista tedesca di 24 anni trasportata in elisoccorso a Catania in condizioni disperate?"

Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni e la sottosegretaria alla Salute Francesca Martini. Dal Viminale arriva un ordine categorico al prefetto Fanara con il quale si impone il divieto di ammazzare i cani randagi.

C'è il rischio che s'inneschino conflitti istituzionali. Perché a seguito dell'intervento del ministro Maroni, il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale ha emesso un duro comunicato con il quale definisce «un atto di grave irresponsabilità del governo l'ordine di bloccare il piano di abbattimento dei randagi pericolosi. La sottosegretaria Martini non l'idea della gravità della situazione». Il sindaco è disposto ad andare anche oltre. «Se dovesse accadere un altro episodio così grave- conclude -assieme agli altri sindaci dei comuni della provincia sposteremo la nostra protesta a Roma davanti a Palazzo Chigi».

Intanto, il sindaco di Modica, Antonello Buscema, ha emanato un'ordinanza con la quale ordina "l'abbattimento da parte di tutte le forze dell'ordine dei cani abbandonati di cui risulti la pericolosita', presenti nel territorio comunale", a partire dalla localita' balneare di Marina di Modica fino al confine con il territorio del Comune di Scicli. Il provvedimento e' stato adottato di concerto con il competente ufficio veterinario. Ieri il prefetto di Ragusa, Carlo Fanara, a conclusione di un vertice aveva disposto l'abattimento dei cani randagi pericolosi e liberi lungo il litorale di Scicli e di Modica, ma era stato fermato dal sottosegretario al Welfare Francesca Martini che aveva chiesto di dare priorita' alla cattura e alla sterilizzazione. Il primo cittadino, pero', sembra volere andare dritto per la sua strada. Il sindaco Buscema ha motivato la sua ordinanza con ''gravi motivi di ordine pubblico'' per i quali e' necessario disporre ''l'abbattimento dei cani abbandonati e pericolosi'' presenti sul territorio comunale. ''Ho preso questa iniziativa - ha spiegato il sindaco - dopo non avere ottenuta alcuna indicazione da parte degli enti e delle istituzioni alle quali mi sono rivolto per sapere come agire''.

L'abitazione, sequestrata dai carabinieri della compagnia di Modica la notte scorsa, è considerata dagli animali la loro tana e potrebbero farvi rientro. "Servirebbe una task force", dice a ScicliNews Nunzio Firrincieli, dei servizi veterinari dell'Ausl. "Eravamo stati qui in settembre, i cani erano ben nutriti, il recinto sicuro, il luogo sufficientemente pulito". Oggi appare come un immondezzaio, un cimitero di cani e di ossa, con una puzza nauseabonda di escrementi, carcasse di cani, polli e bovini serviti da cibo ai cani. La visita è stata confermata dal procuratore Platania, che ha anche detto che l'Ausl 7, in una relazione del 5 settembre 2008, dopo il ferimento di una turista nella zona di contrada Pisciotto avvenuto il 2 settembre, "aveva certificato che i locali dove Virgilio Giglio teneva i cani, erano idonei allo scopo".