L'On Gianni Mancuso ha presentato una interrogazione parlamentare per chiedere un intervento sull'INPS dopo la programmazione di verifiche ispettive nelle strutture veterinarie: utilizzare al meglio le risorse umane impegnate in attività di vigilanza ed evitare interferenze con l'ENPAV.
"E' singolare che l'INPS si interessi dei rapporti tra professionisti, nel cui ambito non si prefigura mai un rapporto di subordinazione o parasubordinazione, ma di parità nello svolgimento della professione di veterinario".
Lo dichiara l'On. Gianni Mancuso che ha presentato una interrogazione al Ministro Maurizio Sacconi in merito all'attività ispettiva programmata dall'Inps nelle strutture veterinarie. "L'iscrizione obbligatoria all'ENPAV pone questi professionisti al di fuori della competenza dell'INPS e all'interno di una corretta dinamica gestionale dell'ENPAV", così ha continuato il parlamentare veterinario. "Risulta evidente l'anomalia di sottoporre i medici veterinari che si dedicano alla clinica degli animali d'affezione ad un altro controllo. Le strutture sanitarie veterinarie sono già sottoposte a numerosi controlli da parte delle Pubbliche Amministrazioni. E', casomai, giunto il momento di semplificare la massa di adempimenti di questi lavoratori autonomi, che svolgono una preziosa attività intellettuale nella società italiana".
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Per sapere, premesso che
La Direzione generale dell'INPS, con circolare N. 27 relativa alle attività di vigilanza per l'anno 2009, comunica le linee di intervento ai dirigenti centrali e periferici, ai direttori delle agenzie, ai coordinatori generali, centrali e periferici dei ram professionali;
Le principali aree di interesse su cui avviare l'azione 2009 degli interventi ispettivi sono 10 e tra queste si prevedono anche "cliniche private, centri fisioterapici e centri veterinari";
Nel nostro Paese non esistono "centri veterinari", ma ambulatori veterinari, cliniche veterinarie, ospedali veterinari;
Più del 95% delle 6.500 strutture italiane medico veterinarie vedono operare al loro interno medici veterinari singoli o associati, legati da rapporti professionali paritetici di collaborazione;
I medici veterinari italiani liberi professionisti sono iscritti obbligatoriamente (L. 136/1991) alla Cassa di previdenza dei veterinari (ENPAV);
se il Governo ritenga di intervenire sull'INPS segnalando quanto richiamato in premessa in modo da utilizzare al meglio le risorse umane impegnate in attività di vigilanza ed evitando interferenze con l'Ente di previdenza obbligatoria ENPAV.