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LA ASL STERILIZZA MA NON CUSTODISCE I RANDAGI

LA ASL STERILIZZA MA NON CUSTODISCE I RANDAGI
Si rivolge alla Asl di Sassari per la sterilizzazione di una colonia di gatti. Dopo una settimana, uno di loro risulta fuggito. Di chi è la responsabilità? Il caso finisce sulla Nuova Sardegna. Una cittadina che accudisce i gatti di una colonia felina di Sassari ne chiede la sterilizzazione alla ASL. Dopo l'intervento, gli animali rimangono nella struttura a fronte di un versamento di 3 euro al giorno. Trascorso il termine, la volontaria va a riprendere i gatti ma uno non c'è più: è fuggito dalla gabbia. Chi è responsabile dell'accaduto? La domanda finisce sulla Nuova Sardegna il 13 novembre scorso, con la pronta replica del responsabile del servizio veterinario di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche della ASL 1, Stefano Grassi, che va dritta al nodo della questione: randagi o di proprietà?

L'azienda sanitaria locale di n. 1 di Sassari chiarisce infatti di occuparsi "soltanto della sterilizzazione di gatti randagi". Per quanto riguarda la sterilizzazione delle colonie di gatti randagi del territorio "l'intervento dei veterinari si attua gratuitamente dietro richiesta dell'utente che segnala una particolare situazione riferita a gatti che non appartengono a nessuno. A quel punto i gatti vengono ricoverati presso un gattile, appartenente o no a un'associazione animalista, a spese della persona che nella richiesta di intervento dichiara di non essere proprietaria degli animali ma di preoccuparsi solo ed esclusivamente della loro alimentazione. La ASL invece si occupa esclusivamente della sterilizzazione dei gatti e del decorso post operatorio. La custodia non è quindi a carico dell'Azienda sanitaria che deve invece occuparsi della parte sanitaria e della salute dell'animale".

La nota pubblicata ricorda che la asl in questione nel 2008 ha sterilizzato 150 gatti: il 90 per cento erano in sovrappeso ancorchè affetti da patologie croniche debilitanti. "Se gli animali di cui parla la signora- prosegue Grassi- erano di sua proprietà l'utente non avrebbe potuto usufruire delle operazioni di sterilizzazione che invece sono previste dalla legge regionale n. 21 del 1994 per le colonie di gatti randagi. In questo caso- prosegue- la signora avrebbe dovuto rivolgersi ad un veterinario libero professionista per la loro sterilizzazione affrontando le spese che questa operazione comporta. Non possono essere tollerate situazioni nelle quali, attraverso sotterfugi si facciano passare per randagi animali di proprietà". (fonte: La Nuova Sardegna)