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UNIVERSITA’, LA NON RISPOSTA DEL MINISTERO

UNIVERSITA’, LA NON RISPOSTA DEL  MINISTERO
Il Sottosegretario all'Università, Giuseppe Pizza, ha risposto all'interrogazione parlamentare dell'On. Gianni Mancuso sulla riorganizzazione delle Facoltà veterinarie nel nostro Paese. Mancuso: risposta notarile e burocratica. Su Udine e Catanzaro il Governo tace.

All' interrogazione parlamentare dell'On. Gianni Mancuso sulla riorganizzazione delle Facoltà veterinarie nel nostro Paese ha risposto il Sottosegretario all'Università Giuseppe Pizza.

L'interrogazione, sottoscritta anche dall'On Rodolfo Viola, chiedeva al Governo di esprimersi sull'esubero di laureati e di facoltà "in quanto si ravvisa una decisa sproporzione tra le reali necessità del mercato in raffronto al numero di Facoltà e Corsi universitari in materia veterinaria". Mancuso si è dichiarato solo "parzialmente soddisfatto dalla replica del rappresentante del Governo" e ha giudicato la risposto "piuttosto notarile e burocratica".

Il Governo, aggiunge il Collega parlamentare "non è entrato nel merito dello scandalo di Udine e di Catanzaro dove la situazione è paradossale in quanto a Udine vi è una Facoltà di Medicina Veterinaria senza Corso di Laurea Magistrale e a Catanzaro un Corso di Laurea magistrale senza Facoltà".

Ha tuttavia informato che per quanto riguarda l'anno accademico 2009-2010, "sono che sono in corso i lavori del Tavolo tecnico, al quale, peraltro, è sempre presente il Presidente della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Medicina Veterinaria".

"L'Italia, e la professione veterinaria, non ha bisogno di Università per professori così come non sono necessari gli ospedali per i medici", dichiara l'Onorevole Mancuso, soddisfatto unicamente per la riduzione a 1201 posti disponibili per l'accesso al primo anno di Università.

"La scelta di limitare l'accesso al corso di laurea in questione - ha affermato Pizza- è stata determinata dalla consapevolezza delle difficoltà di ordine occupazionale che stanno coinvolgendo la categoria dei medici veterinari; d'altra parte - ha aggiunto- una maggiore previsione rispetto al fabbisogno rappresentato dalle Regioni è sembrato comunque contemperare i richiami più volte rappresentati dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato circa la necessità di garantire, nonostante la programmazione nazionale, un congruo numero di accessi ai corsi di laurea".

LE LINEE GUIDA DEL GOVERNO PER L'UNIVERSITA'