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INTRAMOENIA, IL SIVEMP NAZIONALE RISPONDE

INTRAMOENIA, IL  SIVEMP NAZIONALE RISPONDE
Sollecitata dal Presidente Senior ad intervenire sulla questione della libera professione intramuraria dei dirigenti veterinari, la Segreteria nazionale del sindacato ha inviato all'ANMVI una comunicazione. ANMVI e SIVEMP avvieranno un confronto politico. Scotti: in Lombardia il ricorso andrà avanti. "Lo scambio di comunicati che ha coinvolto recentemente l'ANMVI e la Segreteria Regionale del SIVeMP Lombardia è stato oggetto di una valutazione complessiva della Segreteria Nazionale SIVeMP che ha ravvisato come su un tema assolutamente chiaro: il diritto del medico veterinario dipendente del Ssn ad esercitare la libera professione, si stia sviluppando un confronto che rischia di sfociare in sterili contrapposizioni. Ciò non sarà strumentale a qualsivoglia disegno, ma certamente non porta vantaggio a quella forte unità che occorre ai medici veterinari e che i vertici responsabili di FNOVI, ANMVI e SIVeMP dicono di perseguire da anni".

La Segreteria nazionale del SIVEMP raccoglie con queste parole la sollecitazione dell'ANMVI e interviene oggi nel confronto sulla libera professione intramuraria.  Agli attacchi del Sivemp Lombardia era seguita la richiesta del Presidente Senior dell'ANMVI, Carlo Scotti, di un intervento del livello nazionale del sindacato, in difetto del quale la posizione della Segreteria Regionale sarebbe stata attribuita anche alla Segreteria Nazionale.

Oggi la Segreteria Nazionale del Sindacato ha scritto all'ANMVI dicendo che "non è parso illegittimo che l'ANMVI abbia chiesto il giudizio della giustizia amministrativa per riformare una Deliberazione della Regione Lombardia che regolamenta aspetti della LP intramuraria dei veterinari pubblici. Rientra nei diritti di chiunque chiedere al TAR se una deliberazione è corretta, sta al TAR accogliere o meno i ricorsi, soprattutto se questa è una deliberazione che nel tutelare un diritto ne può ledere altri. In questo caso il diritto del veterinario dirigente del Ssn ad effettuare la LP intramuraria non è stato messo in discussione dall'ANMVI, che implicitamente lo afferma chiedendo proprio una più stretta applicazione della Legge 3 agosto 2007, n. 120, che al comma 12 dell'articolo 1 sancisce: "Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano dovranno definire le modalità per garantire l'effettuazione, da parte dei dirigenti veterinari del Servizio sanitario nazionale, delle prestazioni ibero professionali che per la loro particolare tipologia e modalità di erogazione esigono una specifica regolamentazione."

"Ora- continua il comunicato - una volta aperto un confronto in sede legale non si può pretendere che un ricorso o il carattere del suo iter processuale basti a vedere riconosciute le supposizioni di legittimità o illegittimità di una delle parti (ANMVI-Regione Lombardia), e quindi non si può far altro che attendere il responso della giustizia amministrativa. L'unica cosa ferma è che ai veterinari pubblici spetta un diritto inalienabile, ancorché, come dice la legge 120/2007, non assoluto ed illimitato, ma individualmente regolamentato. Orbene, è chiaro ed evidente come proprio in base alla legge 120, in ogni Regione, dovrà essere emanato un atto deliberativo regolamentare come diligentemente è stato fatto in Lombardia.Ovviamente il TAR Lombardia giudicherà quanto è stato impugnato e la rilevanza delle contestazioni elevate dall'ANMVI sulla delibera di regolamentazione. La sentenza che attendiamo costituirà una giurisprudenza di cui terremo conto, sia in questo caso specifico che nell'adeguamento di eventuali nuove regolamentazioni della LP intramuraria, in Lombardia e altrove.
Occorre precisare, infine, che non è compito della Segreteria Nazionale del SIVeMP agire, in un contesto costituzionale federalista, in controversie regionali.
Ne è consuetudine della Segreteria Nazionale, che ne ha dato ripetutamente prova in passato, farsi trascinare da provocazioni anche personali in polemiche senza sbocco. Il nostro obiettivo è assicurare a tutti il rispetto della legge, in una sana e limpida convivenza professionale".


La Segreteria Nazionale del SIVeMP, "senza pregiudizi", incontrerà nei prossimi giorni i vertici di ANMVI, " allo scopo di mettere le basi ad un progetto di sviluppo, più vasto, della categoria". A cominciare, si aggiunge, "dalla definizione corretta e condivisa del ruolo di ciascuna tipologia professionale, per poi definire i confini che ogni componente deve rispettare per assicurare equità e stabilità al mercato del nostro lavoro pubblico e privato, e piena dignità alla nostra comune professione".

"Ci sarà un confronto politico- conferma Carlo Scotti- che ci auguriamo prescinda dal fatto giudiziario in corso e sappia andare oltre. In sede regionale rimane inevitabilmente aperto il contenzioso e continueremo un' azione di ricorso che crediamo fondata e coerente con il pensiero dell'ANMVI su cosa debba intendersi per diritto alla libera professione. Resta da verificare- conclude Scotti- la tenuta di un dialogo nazionale che rischia di essere smentito da un atteggiamento "federalista" verso le politiche professionali, atteggiamento che ai nostri occhi è sempre apparso più disgregante che foriero di unità".